Regionali, sfida tra 7 candidati

0
371

Sono 1556 i candidati alla carica di Consigliere regionale in Lombardia alle elezioni di oggi, domenica 4 marzo, in rappresentanza di 19 liste a sostegno di 7 candidati alla presidenza. Sono sette le liste che sostengono Attilio Fontana, candidato del centrodestra, e Giorgio Gori, candidato del centrosinistra, mentre gli altri cinque candidati Dario Violi (M5S), Onorio Rosati (Liberi e Uguali), Angela De Rosa (Casa Pound), Giulio Arrighini (Grande Nord) e Massimo Gatti (Sinistra per la Lombardia) saranno sostenuti da una sola lista. A disposizione dei candidati alla carica di Consigliere regionale 78 seggi: 2 seggi andranno rispettivamente al Presidente eletto e a quello che prenderà più voti tra i candidati alla presidenza perdenti. Le 19 liste saranno tutte presenti nelle circoscrizioni provinciali di Bergamo, Brescia, Milano, Monza Brianza e Varese; 18 liste sono presenti nella circoscrizione di Como, 17 in quelle di Cremona e Lecco. A Mantova, Pavia e Sondrio gli elettori troveranno sulla scheda 16 liste, mentre a Lodi sono in corsa 15 liste.
Ogni lista provinciale è presente in almeno 5 province diverse e contiene un numero pari di candidature di genere (uomini e donne candidati sono presenti in numero uguale in ciascuna lista): per le circoscrizioni provinciali di Lodi e Sondrio, le liste sono composte da due soli candidati, uno uomo e una donna.

La soglia di sbarramento per ogni singola lista è fissato al 3% su base regionale, a meno che il candidato alla presidenza collegato non abbia ottenuto almeno il 5% dei voti. Il candidato alla presidenza con il maggior numero di voti ottiene 44 seggi (il 55%) per le liste a lui collegate, che salgono a 48 (il 60%) se ottiene almeno il 40 per cento dei voti.

La votazione per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda di colore verde. Ciascun elettore può, a scelta: votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione; votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste; votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (cosiddetto “voto disgiunto”); votare a favore solo di una lista; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato.
L’elettore può inoltre esprimere fino a due voti di preferenza. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della medesima lista. In caso contrario la seconda preferenza è annullata.
La legge elettorale lombarda è formulata secondo un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Il numero di Consiglieri è fissato a 80 compreso il Presidente. È proclamato eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.