“Mi impegno e giuro di essere fedele al mio popolo, 60 milioni di italiani, di servirlo con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molto ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Io lo giuro, giurate insieme a me? Grazie, andiamo a governare”. Così Matteo Salvini a chiusura del suo intervento in piazza Duomo, facendo così una sorta di giuramento da premier davanti ai suoi militanti. Durante il comizio Salvini, citando il Vangelo ha più volte ribadito anche che con il suo eventuale governo “gli ultimi saranno i primi”. Matteo Salvini in un passaggio del suo comizio in piazza Duomo aveva anche esibito un rosario, spiegando: “mi porto dietro un rosario che mi ha regalato un don, fatto da una donna che combatte in strada, non lo mollo”, ha spiegato. Proseguendo con il comizio e parlando dell’appuntamento con le urne del 4 marzo aveva invece affermato che “domenica finisce il tempo delle parole” e che “quest’anno la Pasqua sarà davvero per credenti e non credenti una Pasqua di resurrezione”.
“Questa è una piazza di pace serenità e futuro. La violenza non ci appartiene”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini aprendo il comizio in piazza Duomo. Salvini ha poi parlato di ‘fantasmi del passato e citando Pierpaolo Pasolini ha detto: “mi chiedo se questo antifascismo rabbioso sfogato nelle piazze a fascismo finito non sia in fondo un’arma di distrazione che la classe dominante usa per vincolare il dissenso”. “Non lo dico io, ma Pier Paolo Pasolini, 1973”.CasaPound al Castello Sforzesco
“Il fascismo è la nostra storia, noi veniamo da lì. Ma prima di noi c’è stato il Movimento Sociale Italiano, che è l’eredità storica della repubblica sociale: parlamentari ma anche combattenti della Repubblica Sociale Italiana che sono stati seduti in parlamento dal 1946 al 1994 quando Fini ha sciolto tutto. Se non è stato possibile sciogliere l’MSI spigatemi per quale motivo è possibile sciogliere Casapound. Se ce ne fosse stato motivo, un magistrato avrebbe aperto un’inchiesta. Casapound è un movimento democratico che si candida democraticamente alle elezioni, che crede alla democrazia e difende la Costituzione a spada tratta. Casapound non vuole nessuno stato totalitario. Vuole semplicemente governare questa nazione con gli strumenti che ci concede questa democrazia e questa Costituzione”. Lo ha detto Simone Di Stefano, candidato premier di CasaPound, a margine del comizio elettorale organizzato oggi a Milano, in Largo Beltrami.
Presidio antifascista in Largo La Foppa, tensioni con la polizia
Momenti di tensione al presidio antifascista di largo la Foppa. Un gruppo di manifestanti ha tentato di muoversi in corteo, incontrando lo sbarramento delle forze di polizia. Ne sono seguiti alcuni tafferugli. La tensione e’ poi rientrata mentre i manifestanti scandiscono slogan contro le forze dell’ordine. Le forze dell’ordine hanno usato lacrimogeni. La situazione è ora tornata alla calma, con i manifestanti fermi. A rinforzare il dispiegamento delle forze dell’ordine sono arrivati anche i reparti della Guardia di finanza. I manifestanti stavano tentando di imboccare via Volta, ma sono stati bloccati. “Abbiamo ricevuto dalla questura la decisione che questa piazza non si possa muovere. Questa piazza non viene assediata. Noi responsabilmente ce ne andiamo. Noi collettivamente garantiamo di andarcene tutti insieme”. Così dal megafono gli organizzatori del presidio antifascista di largo La Foppa. I manifestanti annunciano che si dirigeranno “simbolicamente” in “questa giornata scandalosa di attacchi con lacrimogeni” verso piazza XXV aprile. “La questura ce lo deve garantire”, hanno detto muovendosi in direzione di corso Garibaldi per raggiungere la piazza al coro “siamo tutti antifascisti”.
Sono state riaperte le stazioni della metroplitana chiuse questo pomeriggio su disposizione delle Autorità di Pubblica Sicurezza in concomitanza con le manifestazioni in centro. Le stazioni interessate alla chiusura erano Duomo, Cairoli, Moscova e Lanza, ora di nuovo aperte.
Il corteo antifascista ha lasciato Largo La Foppa e si è diretto in modo ordinato e pacifico verso la Stazione Centrale, scortato da agenti della Polizia di Stato, passando da Piazza XXV Aprile, Via Melchiorre Gioia e Via Vittorio Pisani. Lungo il percorso, i manifestanti hanno scandito cori antifascisti e acceso diversi fumogeni. Arrivata In Piazza Duca d’Aosta la manifestazione si è sciolta in modo pacifico.