Arrestato per lesioni aggravate un 43enne italiano che ha aggredito con una scacciacani un dipendente dell’Atm di 55 anni che lo aveva fermato dopo averlo visto scavalcare i tornelli alla fermata Bande Nere della Linea 1 della metropolitana. Sul posto è intervenuta la Polizia. L’uomo è stato bloccato dagli agenti e da alcuni testimoni mentre fuggiva dopo aver colpito la vittima con il calcio della pistola alla nuca. Il dipendente di Atm è stato soccorso in codice verde al San Carlo. Il 55enne alle 14.40 circa, libero dal servizio, ha visto il 43enne scavalcare i tornelli e gli ha chiesto spiegazioni, l’uomo ha reagito aggredendolo, estraendo la scacciacani e colpendolo per poi fuggire. La metropolitana è rimasta bloccata per una ventina di minuti la circolazione lungo la linea rossa tra Gambara e Bisceglie. È solo l’ultimo episodio violento sui mezzi pubblici di Milano e provincia. Ieri mattina a Vittuone, nel Milanese, un autista di un bus di linea della Movibus è stato aggredito e picchiato dai parenti di una donna che il giorno prima si era lamentata con il conducente per un presunto ritardo. Tra i due era nato un acceso diverbio. Tornata a casa, la donna aveva raccontato tutto in famiglia e ieri il figlio 24 enne della donna, accompagnato da uno zio, un 40 enne di Arluno, hanno atteso il bus guidato dallo stesso autista, lo hanno affrontato e malmenato. Al dipendente della Movibus, finito all’ospedale di Magenta, è stata data una prognosi di 15 giorni. Il giovane e lo zio hanno anche danneggiato il mezzo. Entrambi sono stati arrestati. Giovedì scorso in via Padova a Milano una trans brasiliana ha aggredito un autista della linea Atm 56 perché voleva che partisse in anticipo. Ha estratto dalla borsa una lametta minacciando di “infettarlo” e poi ha aggredito due uomini della sicurezza aziendale cercando di rubare loro le pistole d’ordinanza. La trans, indomabile, ha preso a sputi anche la polizia e poi ha cercato di aggredire i medici del Fatebenefratelli dove è stata portata. Alla fine è stata sedata ed è stata portata in carcere.
