Tre mesi prima del deragliamento del regionale Cremona-Milano di Trenord a Pioltello, che ha provocato la morte di 3 passeggere e il ferimento di 46 persone, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie aveva messo in guardia Trenord per un’anomalia alle ruote di un treno di cui non erano state chiarite le cause. L’11 ottobre 2017 – come riferisce oggi Repubblica – un treno sulla stessa linea di quello deragliato era stato bloccato per delle “gravi sfaccettature alle ruote” ma Trenord non indagò sulle cause del problema. Un allarme che fece scattare la manutenzione ma non le procedure previste per arrivare all’identificazione delle cause. A svelare queste omissioni è l’audit 17.01/A.13 effettuato dall’agenzia tra il 16 e il 20 ottobre 2017 e pubblicato in esclusiva su Businnes Insider Italia. Mentre proseguono le indagini sulle cause del deragliamento oggi, dopo la diffusione di questa notizia, arrivano anche diverse prese di posizione politiche. “Farisè deve dimettersi immediatamente e senza un euro di buon uscita, non è all’altezza. Questa gestione mette a rischio la vita dei lombardi. Le notizie che escono oggi su Business Insider non sono certo una novità per il Movimento 5 Stelle che denuncia ormai da anni la mancanza di manutenzione, il mancato rispetto degli orari di lavoro, gli sprechi e la mancata trasparenza nella gestione”. Così Dario Violi, candidato Presidente M5S per la Lombardia in merito al documento riservato pubblicato da Business Insider sull’audit relativo al sistema di gestione di Trenord redatto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. “Nemmeno il Titanic – prosegue Violi – è stato guidato con tanta incapacità. Farisè è l’ultimo fallimento del governo Maroni e del centro destra”.
“Gravissimo quanto sta emergendo su Trenord, come viene riportato questa mattina sugli organi di stampa – afferma Pietro Bussolati, capolista del Pd alle prossime regionali – non solo condizioni di viaggio inaccettabili, con ritardi quotidiani e carrozze sovraffollate, quello che si scopre oggi è che la partecipata di Regione Lombardia ha ignorato le segnalazioni dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza ferroviaria sulla manutenzione dei treni. Trenord non ha indagato sulle cause di un danno anomalo alle ruote di un convoglio della Cremona-Treviglio, ad ottobre 2017, e ha fatto circolare alcuni treni con manutenzione scaduta. Se è inaccettabile far viaggiare i pendolari con treni sovraffollati e in ritardo lo è ancor di più farlo in situazioni di pericolo a causa della scarsa manutenzione. Cos’hanno da dire, a riguardo, Regione Lombardia e Trenord? Gli oltre 700mila pendolari che viaggiano ogni giorno, per studio o lavoro, hanno diritto ad avere delle spiegazioni””.
“Oggi la stampa pubblica estratti di un documento dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria dal quale emergono rilievi gravi sul controllo dei rischi, la gestione della manutenzione, la sicurezza. Io dico che i cittadini lombardi hanno diritto di sapere subito e in modo preciso come stanno le cose. Che cosa risponde l’assessore Sorte? Il quale, pur ancora per pochi giorni, ha la responsabilità politica di tutto ciò? È necessario si faccia chiarezza e si diano agli utenti spiegazioni chiare, e che, nel caso, si agisca senza indugi per riportare la situazione alla normalità, nell’interesse dei pendolari”. Lo scrive il candidato governatore del centrosinistra, Giorgio Gori, su Facebook in merito al documento riservato pubblicato da Business Insider sull’audit relativo al sistema di gestione di Trenord redatto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie.
Dario Balotta, candidato consigliere regionale per Liberi e Uguali, ferroviere ed esperto di trasporti afferma: “E’ arrivato il momento di cambiare pagina e scrivere la parola fine alla gestione inefficiente e dilettantistica di Tenord”. “La pesante relazione dell’ agenzia di sicurezza ferroviaria resa nota dalla stampa evidenzia che l’operatività dell’azienda ferroviaria e’ ben al di sotto degli standard minimi di sicurezza previsti dalle norme . Ai disservizi quotidiani e ad una gestione in perenne crisi, evidenziata già con il blocco dei servizi ferroviari di una settimana del 2012 – dichiara Balotta – si aggiungono ora gravi carenze sul sistema manutentivo dei rotabili. Carenze messe tragicamente in evidenza un mese fa con il disastro di Pioltello. Il rilievo dell’agenzia di sicurezza ferroviaria è tanto più grave se si pensa che le risorse per la manutenzione non sono mai mancate ne’ per le officine interne né per gli appalti esterni. Fatti simili, qualora confermati, dovrebbero indurre i vertici quantomeno alle dimissioni. Noi con i pendolari lombardi aspettiamo che si volti pagina. Le 13 linee sottoposte a bonus che anche questo mese Trenord è costretta a riconoscere per i disagi non sono certo un segnale di cambiamento”.
In serata Trenord ha diffuso il seguente comunicato: “In merito alle notizie di stampa pubblicate stamane, Trenord precisa: non v’è alcuna correlazione tra l’incidente di Pioltello e l’audit svolto dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, tra il 16 e il 20 ottobre 2017. Così come è stato già chiarito, il treno coinvolto nell’incidente era stato sottoposto a tutte le manutenzioni previste e l’equipaggio operava nel totale rispetto della normativa del lavoro e dell’esercizio ferroviario. ANSF esegue periodicamente audit presso tutte le imprese ferroviarie e i gestori dell’infrastruttura. In questo contesto, ha chiesto a Trenord di formulare e trasmettere entro il 28 febbraio 2018 un dettagliato piano di intervento. Trenord ha già ottemperato. Ogni tentativo di collegare i due eventi è falso e strumentale. L’azienda si è già tutelata nelle sedi giudiziarie competenti”.