Milano, passa il piano di rilancio dell’Ortomercato

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Il consiglio comunale ha approvato il piano di rilancio dei mercati all’ingrosso. La delibera ha ottenuto 25 voti a favore e 6 contrari. Hanno espresso voto contrario i consiglieri di Fi, Lega, M5s e Basilio Rizzo di Milano in Comune. Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma logistica a temperatura controllata e la demolizione per fasi di tre padiglioni per realizzarne due nuovi che ospiteranno 214 punti vendita. Il costo stimato e’ di 94,6 milioni, di cui 49 milioni saranno messi a disposizione del Comune a titolo di aumento del capitale sociale. Il conferimento della proprieta’ delle aree a Sogemi vale 233 milioni. “Si sta scommettendo sul futuro dell’ortomercato – ha detto il capogruppo del Pd Filippo Barberis nella sua dichiarazione di voto in aula – senza cambiare il protocollo sottoscritto l’estate scorsa con gli operatori, intervenendo sulle stesse aree di via Lombroso e garantendo la continuita’ agli operatori, senza operazioni immobiliari che nulla c’entrano con i mercati generali”. Per Elisabetta Strada della lista Noi Milano “questa e’ un’amministrazione del fare, che e’ riuscita ad affrontare un tema irrisolto da anni, dopo quello della riqualificazione degli scali ferroviari”. Resta “una operazione sbagliata” per Basilio Rizzo di Milano in Comune, in particolare per il conferimento a Sogemi della proprieta’ dell’area dell’ortomercato, come ribadito nella discussione in aula. Una delibera “con cui restano importanti buchi neri” per Fabrizio De Pasquale e con cui “il Pd mette in atto l’eutanasia dell’Ortomercato” per il capogruppo della Lega Alessandro Morelli. “E due. In questi due primi anni di mandato abbiamo fatto due passi avanti, l’ortomercato dopo gli scali ferroviari, che giacevano da troppo tempo”. Cosi’ il sindaco Giuseppe Sala a margine del consiglio comunale, dopo il voto dell’aula sul piano di rilancio dei mercati all’ingrosso. “Idee per poter fare meglio ce ne possono anche essere tante, ma stiamo lavorando davvero su esigenze non estemporanee. Ci sono da tanto tempo perche’ sono state espresse dalla citta’ da tanto tempo. Io sono convinto che questa sia una buona delibera e sono ancora piu’ convinto che questo deve essere il metodo: meglio affrontare le cose difficili, ma nell’ottica e con la volonta’ di porre fine a dibattiti che hanno bisogno di essere chiusi. C’e’ un tempo per discutere, uno per decidere e ora ci sara’ il tempo per agire”, ha detto Sala. (omnimilano)

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