Supera i 13 milioni di euro la somma delle condanne emesse dalla Procura regionale della Corte dei Conti, nel 2017, mentre sono oltre i 15 milioni gli importi richiesti nelle procedure di sequestro conservativo (di cui 5,7 milioni confermati). Questi sono alcuni dei dati emersi nella relazione del presidente Silvano di Salvo, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Oltre 100 udienze sono state svolte dalla Sezione Giurisdizionale, nell’anno appena concluso, e più di 300 i giudizi discussi; 69 sono infine le sentenze pubblicate. Un’attività che si è svolta nonostante la carenza di organico e personale, ricordata anche dal Procuratore Generale Salvatore Pilato: “il problema delle risorse disponibili è serio”, ha detto a margine della cerimonia, “8 magistrati per tutta la Lombardia e circa 23 persone nel settore amministrativo. Sono pochi in relazione al volume di lavoro. Le altre giurisdizioni sono cresciute dal punto di vista delle risorse. Abbiamo bisogno di più rapidità nelle decisioni strategiche ma anche di un legislatore più attento”. Per quanto riguarda invece le citazioni, ricordate in occasione dall’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti – celebrato questa mattina – anche quella all’attuale sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto di Stefano. “Di Stefano – ha spiegato a margine il Procuratore Regionale Salvatore Pilato – come presidente del CdA della società ‘La fucina’ percepiva una doppia indennità, anche come assessore di Sesto San Giovanni”. La somma che viene contestata è pari a 70mila euro. Secondo la Corte dei Conti, la legge finanziaria del 2007, vieta la retribuzione di doppi incarichi politici e in società controllate. (omnimilano)