“Marte, incontri ravvicinati con il pianeta rosso”

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Panorama marziano

 

Apre al pubblico a Milano da domani, venerdì 9 febbraio, la mostra “Marte. Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso”, promossa da Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Ministero dei beni e delle attività Culturali e del Turismo (MIBACT) e Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci in collaborazione con Agenzia Spaziale Europea, INAF, Leonardo, Thales Alenia Space Italia e National Geographic. La mostra, curata da Viviana Panaccia, vuole raccontare al grande pubblico la storia dell’esplorazione di Marte e l’importante contributo italiano a questa avventura. Dopo un richiamo alla figura mitologica del dio Marte, un’introduzione dedicata alle prime osservazioni dei canali di Giovanni Schiaparelli e alla grande produzione di letteratura fantascientifica, il percorso espositivo illustra lo stato della conoscenza che oggi abbiamo di Marte, attraverso i dati e le immagini che la più avanzata tecnologia spaziale ha permesso di acquisire: dalle prime ‘storiche’ immagini delle sonde Viking fino alla sonda europea Mars Express, ai rover americani Curiosity e Opportunity e alla sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter. La ricca galleria di immagini consente al visitatore un “incontro ravvicinato” con il tormentato e affascinante paesaggio marziano, con i suoi profondi canyon, le distese di dune, gli altissimi vulcani, le pianure sconfinate, e le preziose tracce di acqua scoperte di recente. La mostra vuole essere anche un omaggio al programma europeo ExoMars, realizzato con un importante contributo italiano, il cui obiettivo è una conoscenza approfondita del Pianeta Rosso, in prospettiva della sua colonizzazione.

Sono esposti i modelli delle sonde ExoMars TGO e Mars Express e di un rover della Nasa progettato per uno sbarco nel 2020. In mostra è presente inoltre un modello in scala 1:1, con i dettagli del suo interno, robotizzato e completamente automatico, della trivella realizzata da Leonardo a Nerviano (Milano) per la Missione ExoMars 2020. Lo strumento ha appena completato con successo i test di qualifica spaziale nei laboratori del CISAS dell’Università di Padova. Le suggestioni pop del mito di Marte sono presenti in mostra anche a livello sonoro, con la canzone Life on Mars? di David Bowie e l’adattamento radiofonico del romanzo di fantascienza La guerra dei mondi che, interpretato da Orson Welles in onda sulla CBS nel 1938, scatenò negli Usa il panico di un’invasione aliena. Non manca anche uno sguardo su quello che potrebbe riservare il prossimo futuro con una spettacolare e immersiva video-installazione, ispirata alle immagini della serie televisiva MARS firmata da Ron Howard. L’esposizione approda a Milano dopo i successi delle edizioni di Roma e Matera, in un’edizione aggiornata con le ultime novità sui prossimi programmi di esplorazione e arricchita dalla presenza di alcuni documenti originali di Schiaparelli. Si tratta di 3 volumi relativi alle sue osservazioni, provenienti dall’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF – Osservatorio Astronomico di Brera: diario di osservazioni originali con numerosissimi disegni di Marte e della sua superficie realizzati grazie al telescopio Merz-Repsold ora esposto al Museo; manoscritto autografo sulle osservazioni condotte con il Merz-Repsold nel 1888 finalizzato alla pubblicazione da parte dell’Accademia dei Lincei; volume a stampa di Osservazioni condotte con il Merz-Repsold nel 1888 pubblicato dall’Accademia dei Lincei. Molti altri disegni di Schiaparelli sono consultabili in mostra in formato digitale. La visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso al Museo. Il programma ExoMars è frutto della cooperazione tra Agenzia Spaziale Europea (ESA), Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos) e Agenzia Spaziale Italiana (ASI), con l’importante contributo della NASA. Realizzata da un consorzio industriale europeo guidato dall’italiana Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%), la missione comprende due fasi distinte: la prima ha portato nel 2016 una sonda (TGO – Trace Gas Orbiter) in orbita intorno a Marte per studiarne l’atmosfera, mentre la seconda è prevista per il 2020. Quest’ultima vedrà la presenza di un rover automatico che, grazie alla trivella realizzata da Leonardo, potrà prelevare campioni di terreno e analizzarne le proprietà chimiche, fisiche e biologiche.

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