Prosegue il crollo verticale del Bitcoin. Giovedì scorso la moneta virtuale viaggiava intorno a quota 10.000 dollari. Ora la criptovaluta sprofonda del 22,94% a 6.175 dollari. Giù anche altre criptomonete come Ethereum, che lascia sul terreno il 30,12% a 578,1 dollari.
La nuova stretta cinese e la decisione di Lloyds Banking Group di vietare ai propri clienti l’acquisto di criptovalute utilizzando le proprie carte di credito hanno fatto sprofondare il Bitcoin. Ieri sul tema e’ intervenuto anche il presidente della Bce, Mario Draghi, replicando agli eurodeputati durante la seduta plenaria del Parlamento a Strasburgo. I Bitcoin, cosi’ come altre valute digitali, ha detto, “si muovono in uno spazio non disciplinato e quindi devono essere considerati asset rischiosi”. “Le banche europee”, ha aggiunto il numero uno dell’Istituto di Francoforte, “devono valutare la presenza di valute digitali nei loro
portafogli”. Draghi ha annunciato che “e’ in corso un lavoro per identificare i rischi legati a questi asset digitali” e ha sottolineato comunque che gli istituti europei non detengono grandi quantita’ di criptovalute: “non c’e’ un detenzione sistemica di criptovaluta nelle banche europee, gli istituti europei non sono molto ghiotti di valuta digitale”.