“Ci dicevano negri di m…, ho chiesto al mio aggressore di smetterla e lui mi ha risposto ‘Non possiamo smettere finchè voi negri siete qua allora ho capito che il loro scopo era picchiarci”. A raccontare l’aggressione avvenuta nella notte tra sabato e domenica a Pavia è Salem Bikarbas, 21 anni, studente di Economia aziendale, di origine marocchina e cittadino italiano. Era con quattro amici alla discoteca Camillo quando sono iniziate le prime provocazioni e i primi spintoni. Poi i buttafuori hanno allontanato il gruppetto che infastidiva Salem e i suoi amici. All’esterno nuove minacce: “Mi hanno detto – aggiunge lo studente – che mi avrebbero ammazzato perché ‘i negri come me non dovrebbero comandare’. All’inizio gli aggressori, descritti come estremisti di destra, erano 4-5 ma poi il gruppo sarebbe aumentato di numero arrivando a 20-25 teste rasate. Il pestaggio dei ragazzi nordafricani è avvenuto all’incrocio del ponte coperto: “Sono usciti da diverse vie e hanno iniziato a picchiarci a pugni, ognuno di noi veniva affrontato da almeno 5 persone e quando ho visto un amico riverso a terra che veniva pestato e non si muoveva ho urlato ‘arriva la polizia, scappate’. “Ne abbiamo approfittato per fuggire e nasconderci ma uno di noi è stato raggiunto e picchiato da 10 di loro e ora ha un dito rotto e vari ematomi in faccia”. Nessuno dei ragazzi picchiati si è presentato in ospedale. Sul loro racconto sono in corso le verifiche della Digos.