C’era una volta il silenzio e il lutto.
Quello di ieri.
Penso che se tutti avessero rispettato i tre morti avremmo potuto evitarci una serie di brutte figure.
La prima brutta figura è di RFI, ovvero Ferrovie dello Stato. Il binario è il loro, e per tutta la mattina si è assistito a un balletto per capire se la responsabilità era di Trenord o di RFI. Poi, anche grazie ad Affaritaliani.it e alla foto del binario rotto, abbiamo capito che là c’era un problema. E che il problema era problema di RFI perché i binari sono di sua proprietà. Problema intervenuto prima o dopo il passaggio del treno? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che là c’era un problema, poi ci penseranno i magistrati.
I balletti a me non piacciono, specie quando sotto ci sono i morti. E non mi piace neppure Danilo Toninelli del M5S. Proprio lui, non mi piace. Di cretinate ne ha sparate a iosa, nel passato, e mi ha sempre fatto un po’ ridere. Ma ora guardate il modo compassato e rispettoso di Dario Violi e Stefano Buffagni, il volto migliore del Movimento 5 Stelle, nel momento dell’incidente. E guardate la sparata idiota di Toninelli contro il sindaco Sala, che viene accusato di non aver fatto manutenzione quando la linea non è nel comune di Milano, non è di responsabilità del Comune di Milano e fondamentalmente Sala non c’entra nulla. Un po’ come accusare la Raggi di aver inquinato il Pacifico. Ora, io capisco che c’è la campagna elettorale.
Ma andate avanti così, a sparare cazzate sui morti, e l’astensionismo sarà al 95 per cento e i talk show li guarderanno solo i cameramen che li riprendono.