Sono 982 gli alloggi popolari che verranno ristrutturati e riassegnati quest’anno dall’amministrazione comunale di Milano. Di questi, 432 vanno a incidere sui circa 4mila alloggi sfitti (erano circa 3200 quando è stato lanciato il piano della giunta Sala) che attualmente vanno a comporre l’eredità storica della città di Milano e 550 fanno parte invece del turn over fisiologico, ovvero quegli alloggi che si liberano ogni anno e che vanno risistemati prima di essere riassegnati. Lo ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti riassumendo davanti alla commissione Casa il piano ‘zero case vuote’ lanciato dall’amministrazione Sala a fine 2016. Il piano prevede un investimento di 103,5 milioni di euro spalmati in 4 anni. I primi lavori sono partiti ad ottobre 2017 e si prevede di terminare a dicembre 2022 con una media di quattro appalti all’anno. Nel 2016 sono stati stanziati 32,5 milioni di euro a cui si aggiungono i 26,5 del 2017, i 26,5 milioni del 2018 e i 18 milioni del 2019. Se i finanziamenti delle amministrazioni precedenti “non riuscivano quasi mai a coprire l’intero turn over e quindi l’eredità dello sfitto cresceva, i fondi stanziati da questa amministrazione puntano a recuperare ogni anno tutto il turn over e parte dello sfitto storico”. Secondo le previsioni, quindi, nel 2019 saranno 770 gli alloggi recuperati (550 del turn over e 220 dallo sfitto storico), nel 2020 saranno 650 (550 del turn over e 100 dallo sfitto storico), nel 2021 saranno 600 (550 del turn over e 50 dello sfitto storico) e nel 2022 saranno 265. Per Rabaiotti si tratta di una “battaglia locale che però ha bisogno di una sponda politica regionale e nazionale, altrimenti ogni anno non si possono mettere risorse straordinarie per il recupero dello sfitto”. L’assessore ha poi fatto il punto sulle occupazioni abusive: nel triennio 2015-2017 ci sono state 27 nuove occupazioni, gli sgomberi invece sono stati 550 nello stesso periodo. “Aler non ha questi numeri”, ha detto. Se nel 2015 le case occupate erano 1762 oggi sono 1181. Il direttore del settore Casa del comune Francesco Tarricone ha poi parlato della morosità: “su un emesso di 293 milioni di euro la morosità ammonta a circa 126 milioni di euro, ovvero il 43%. La metà di questa percentuale è rappresentata da occupanti abusivi e decadenti.
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