Il tema della sicurezza entra nella campagna elettorale per le Regionali con il candidato del centrodestra, Attilio Fontana, che attacca la sinistra: “Mi spiace dover rilevare che le notizie di cronaca che ogni giorno riguardano Milano parlano di aggressioni sui mezzi pubblici, di devastazioni degli stessi, di autobus dove la gente ha paura a salire nelle ore serali, come la linea 90/91, ma anche di accoltellamenti, rapine o violenze in centro, senza contare l’annosa questione del boschetto della droga o di altre piazze di spaccio ben note alle cronache cittadine – afferma Fontana – senza entrare nel merito dei singoli episodi non posso fare a meno di notare che la politica lassista delle giunte del PD, combinata all’altrettanto pessima politica lassista dei Governi nazionali a guida PD, ha creato un clima di insicurezza urbana a Milano, esponendo a continui pericoli chi abita in periferia e chi si sposta con i mezzi pubblici.” “Bene ha fatto Attilio Fontana – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia – a ricordare che Milano quotidianamente subisce gravissimi episodi di delinquenza, nel totale disinteresse dell’amministrazione comunale. Occupazioni in palazzi abbandonati, spaccio in molti quartieri, risse e aggressioni sono una costante ma per la sinistra non sono una priorità. Da inizio mandato di Sala non ci sono stati, per esempio, consigli comunali dedicati al tema. Il modello Milano è fatto di immigrazione incontrollata, insicurezza dalle periferie al centro e degrado insostenibile. Proprio per questi motivi, considerando il fallimento della sinistra sia al Governo che a Milano, è importante far vincere il centrodestra in Regione e Attilio Fontana governatore. I cittadini sono stanchi del lassismo e del buonismo tipico delle amministrazioni di sinistra. Sulla sicurezza il flop di chi ci amministra a Palazzo Marino è sotto gli occhi di tutti”. Replica l’assessore alla sicurezza di Palazzo Marino, Carmela Rozza: “Si vede che il candidato Fontana non ha dimestichezza né con la sicurezza né con la nostra città – afferma – se per sostenere che Milano è un Far West fa un potpourri indefinito elencando questioni reali di sicurezza di una grande metropoli, allarmismi elettorali e gli atti vandalici di un gruppo di ragazzotti maleducati, vuol dire che non ha proprio idea della portata dei problemi di una città di un milione e trecento mila abitanti. Figuriamoci come potrà mai affrontare quelli di una Regione di 10 milioni”.
