C’erano una volta le cronache da Marte.
Eccone un esempio. In Lombardia si avverte un poco la ripresa, ma a macchia di leopardo. In molte zone c’è ancora crisi, e soprattutto c’è mancanza di chiarezza sulle prospettive. Gli imprenditori e i dipendenti, le famiglie e i single sono un po’ disorientati: vorrebbero magari buttarsi in nuove avventure e rimettere ancora di più benzina nel motore della ripresa, ma il credito è quello che è, e la fiducia ancora meno. Della sicurezza sul lavoro non parliamone, vista la tragedia di ieri.
Poi c’è il tema dei più poveri: Aler oggi ha deciso di vendere stabili perché c’è un tasso di morosità irrisolto che porta verso il basso l’intera azienda dell’edilizia pubblica residenziale, e mette a rischio l’intero servizio. In tutto questo abbiamo l’Europa, che ha sempre il massimo rispetto per gli stati membri, che viene a rompere sui punto virgola, che si ingerisce nella fase elettorale di un Paese per dire la sua, non richiesta. In tutto questo abbiamo la politica fatta sui vaccini, una roba talmente schifosa che è meglio che non mi esprimo. In tutto questo abbiamo giudici che per la 102esima volta solo quest’anno fanno uscire notizie riservate, in anticipo, sui giornali, riguardanti un’inchiesta poi smentita su Berlusconi e una invece confermata su Sala. In tutto questo abbiamo una splendida discussione etimologica sul termine “razza” usato da Fontana e sul termine “lapsus” che Fontana ha usato per scusarsi di aver usato il termine razza. E con questo, dalle cronache marziane, è tutto.