Salvini contro Maroni, se lasci la Lombardia lasci la politica

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Terremoto nel centrodestra dopo il ritiro di Maroni dalla corsa per un bis in Lombardia. E sembra prendere consistenza l’ipotesi che tutta l’operazione sia stata orchestrata con Silvio Berlusconi per insebolire le ambizioni governative di Matteo Salvini, ora che Maroni ha le mani libere (magari per Palazzo Chigi o il Viminale): Berlusconi questa mattina però smentisce futuri incarichi di prestigio per Maroni: “E’ una invenzione pura, non ho mai pensato una cosa del genere, posso escluderlo nella maniera piu’ assoluta”. Berlusconi blocca, per ora, anche la candidatura di Attilio Fontana per la Lombardia votata dal Consiglio Federale della Lega. “Stiamo valutando la proposta della Lega, anche sondaggi alla mano, per la candidatura di Attilio Fontana, che da sindaco di Varese è stato un apprezzato amministratore. Stiamo attendendo i sondaggi per vedere quali sarebbero i risultati di uno scontro Gori-Fontana o di uno scontro tra Gori e una nostra candidatura, che può essere Mariastella Gelmini”. Intanto Matteo Salvini, in una intervista di poco fa, attacca lo stesso Maroni: “Se lasci il tuo incarico in Regione Lombardia che vale molto di più di tanti ministeri – ha detto – evidentemente in politica non puoi più fare altro”. “Mi pare addirittura ovvio” ha continuato il segretario “la Lombardia è il terzo motore d’Europa, conta più di 10 milioni di abitanti, è la capitale italiana dell’impresa, dell’innovazione, della ricerca. Quindi è chiaro che se sei soddisfatto e ti senti arrivato per quello che hai fatto, evidentemente non puoi fare altro”.

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