C’era una volta Roberto Maroni. Ops, non c’è più. Nel senso che non correrà alle prossime regionali. Però ci si può consolare, se si è fan del governatore attuale: lui aspirerebbe a fare il premier. Forse. Forse sì e forse no. Di certo oggi si è offerto, e ha offerto la sua esperienza. Chissà Salvini che cosa dirà. Probabilmente non sarà contento, considerato che ha già presentato il simbolo “Lega” e sotto “Salvini premier”. E non saranno contenti neppure gli assessori, che si aspettavano di essere trainati da Maroni. Poco male, c’è già il nome di Attilio Fontana, che per capirci è un ottimo amministratore, già sindaco per due mandati di Varese. Uno bravo, che non mette mai il muso e che sa giocare anche a muso duro. Uno tosto. Uno che se la giocherà con Giorgio Gori e Dario Violi in quelle che ci si aspettava che fossero le regionali più noiose del pianeta Terra, e che invece potrebbero dare qualche soddisfazione. Vedremo. A proposito di Gori: viene il dubbio che lui, di Maroni, lo sapesse da quando si è candidato? E’ un aruspice? E’ un indovino? O forse è un politico decisamente più fino di come alcuni l’hanno dipinto?