Canali, accordo raggiunto, ma si va alla chiusura

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E’ stato raggiunto  l’accordo  sindacale per la procedura di licenziamento legata alla chiusura dello stabilimento Canali di Carate Brianza  L’Assemblea dei 134 lavoratori della Societàdi Carate Brianza ha approvato l’accordo siglato dalle organizzazioni sindacali e dalla direzione aziendale presso la Regione Lombardia per la gestione degli esuberi dichiarati per la chiusura dell’unità produttiva.

“Nonostante la forte mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, il coinvolgimento delle Istituzioni e dei Parlamentari presenti sul territorio, a cui abbiamo rappresentato le nostre motivazioni a sostegno della continuità produttiva, la direzione aziendale non ha voluto cambiare la grave decisione assunta di chiudere il sito di Carate” spiega in comunicato la Cgil.

“Questa vicenda – ha dichiarato Francesco Di Salvo Segretario Filctem Cgil Lombardia- ripropone con forza ruolo e funzione di molti imprenditori italiani capaci alle prime difficoltà solo di scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori problemi di mercato e di prodotto. E, ci rivolgiamo al Governo, si conferma ancora una volta la necessità di ammortizzatori sociali capaci di intervenire nei casi di chiusura di un sito produttivo”.

L’accordo prevede sostegni economici per le lavoratrici e i lavoratori attraverso una buonuscita economica, oltre alla ricollocazione occupazionale tramite una società di outplacement.

Si è infine previsto un sostegno al trasferimento per chi fosse disponibile ad accogliere le opportunità di ricollocazione presso le unità produttive nelle Marche.

“Infine – ha continuato Di Salvo – siamo sicuramente soddisfatti per aver raggiunto questo faticoso accordo, anche se rimane tra tutti noi l’amarezza per non essere riusciti a salvaguardare lo storico sito produttivo della Canali.”

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