Una nuova sede comunale per matrimoni e unioni civili. La Giunta ha deliberato la designazione di Villa Litta Modignani come Casa Comunale dove, a partire da domani, tutti i cittadini potranno celebrare il loro matrimonio o la costituzione della loro unione civile.
Villa Litta Modignani è stata oggetto di importanti lavori di restauro iniziati nel 2015 ed è stata riaperta e restituita al Municipio 9 e all’intera città lo scorso 7 maggio, con una festa cui hanno partecipato molte centinaia di milanesi che hanno scoperto o riscoperto la bellezza della Villa grazie a visite guidate e a numerose iniziative che hanno animato la giornata.
“Un nuovo bellissimo luogo per celebrare un giorno speciale – dichiara l’assessore ai Servizi Civici Roberta Cocco –. Villa Litta si aggiunge a Villa Scheibler nel Municipio 8, Cascina Monastero nel Municipio 7 e Cascina Turro nel Municipio 2, oltre che alla sede centrale di Palazzo Reale, la preferita dagli sposi milanesi e non. L’obiettivo è far sì che ogni Municipio abbia una Casa Comunale dove celebrare matrimoni e costituire unioni civili”.
Identificata da sempre come la Villa del borgo di Affori, costituita da un edificio principale su tre piani dal quale si allungano brevi corpi laterali a delimitare una piccola corte, Villa Litta Modignani visse il suo momento di massimo splendore nel corso dell’Ottocento, diventando una delle più rinomate della campagna di Milano: circondata in quel tempo da un vastissimo parco, molto più esteso dell’attuale, divenne infatti la dimora di villeggiatura destinata a ricevimenti per l’alta borghesia ambrosiana, e anche un salotto di intellettuali frequentato tra gli altri da Alessandro Manzoni e Francesco Hayez. Nel primo Dopoguerra, il Parco che la avvolge venne chiamato “el giardin di matt”, perché l’Amministrazione provinciale aveva incaricato alcuni ospiti del vicino Istituto Paolo Pini della sua manutenzione.