Non ci sono più migranti nella caserma Montello di Milano. Oggi è stato trasferito l’ultimo ospite. La struttura militare, che sarà trasformata in una nuova sede della Polizia, è arrivata a ospitare fino a 400 richiedenti asilo. Che la Montello fosse destinata ad accogliere i migranti solo fino alla fine del 2017 era stato garantito fin da subito ma la destra milanese e alcuni gruppi di residenti hanno comunque scatenato polemiche e organizzato manifestazioni. “Ringrazio la prefettura che ci ha aiutato – ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala -, perché i migranti sono stati distribuiti non solo a Milano, ma in Lombardia. Mi vorrei prendere anche una piccola soddisfazione e difendere il nostro modo di operare che è sempre molto concreto – ha continuato -: resistiamo alle polemiche, andiamo avanti. Vi ricordate sulla Montello quante polemiche ci sono state? Hanno dipinto scenari inenarrabili di possibili problemi e delinquenza nel quartiere, ma non è successo nulla”. “Ma soprattutto – ha aggiunto il sindaco – ci hanno detto che non saremmo mai riusciti a riportarli fuori entro il 31 dicembre ed è il 18, siamo arrivati anche prima. Questo è il nostro stile: fare le cose in silenzio, ma farle”. Interviene anche l’assessore al Welfare di Palazzo Marino, Pierfrancesco Majorino, che sul suo profilo Facebook scrive: “”CasaPound aveva spiegato che avremmo distrutto un quartiere. La destra aveva raccontato bugie su invasioni e simili. Invece è andato tutto come avevamo detto”. “La Caserma Montello quindi chiude i battenti – ha aggiunto – e possiamo dire che si è trattato di un’esperienza positiva e importante svolta alla faccia dei razzisti”. “Abbiamo rispettato completamente gli impegni presi e ora vogliamo continuare a monitorare la qualità dell’accoglienza – ha concluso – sviluppata in altri posti, riguardante le donne e gli uomini che con grande spirito collaborativo si sono rese e resi partecipi di un anno importante”.