Ucciso e chiuso in un bidone, per un prestito di 8 mila euro

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    L’ex calciatore di serie C e direttore sportivo del Brugherio Calcio Andrea La Rosa aveva prestato un totale di 38 mila euro a Raffaele Rullo, il 35enne di Quarto Oggiaro fermato la scorsa notte assieme alla madre per l’omicidio e la soppressione del cadavere di La Rosa. La svolta nelle indagini del nucleo investigativo del comando Provinciale di Milano e del procuratore aggiunto Eugenio Fusco è arrivata ieri.  I militari stavano tenendo sotto controllo da tempo madre e figlio, più volte ascoltati come persone informate dei fatti nel corso dell’inchiesta sulla scomparsa del trentacinquenne. Erano veuti a sapere che i due avevano qualcosa di cui “disfarsi”, qualcosa “di pesante”, che mandava “cattivo odore”. E giovedì mattina hanno seguito l’auto guidata dalla donna, partita da Quarto Oggiaro. Una pattuglia dei militari di Varedo l’ha fermata sulla Milano Meda, per un controllo. Nel baule del mezzo era evidente un grosso fusto. «E’ gasolio» ha detto lei, con freddezza e naturalezza, senza mostrare una minima agitazione. I carabinieri le hanno chiesto di seguirla in caserma a Desio. E qui, alla presenza degli investigatori della Squadra omidici di Milano, hanno aperto il grosso bidone. E hanno scoperto il cadavere di Andrea La Rosa.

    Ai nostri microfoni il tenente colonnello Michele Mulli comandante del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano

     

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