Contro la chiusura della Canali di Carate Brianza sindacati e lavoratori lanciano una petizione diretta all’azienda e al ministero dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, su Change.org: “Canali veste uomo licenzia donna”. “Abbiamo deciso di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per sostenere le lavoratrici Canali, nota azienda del settore moda uomo che non rispettando impegni presi e nonostante 8,5 milioni di utile netto netto nel 2016, così come negli anni precedenti, ha deciso di chiudere il sito di Carate Brianza licenziando 134 lavoratori di cui 130 donne”, spiega Massimo Ferni, della Fmeca Cisl Monza Brianza Lecco. “Chiediamo a tutti di sostenere la nostra campagna on line – aggiunge – per convincere l’azienda al sedersi ad un tavolo per fermare i licenziamenti. Nulla deve essere lasciato intentato per difendere i posti di lavoro di queste persone”. Per firmare la petizione è sufficiente andare su https://www.change.org/p/canali-veste-uomo-licenzia-donna
Le 134 lavoratrici Canali, leader nel settore moda uomo, della divisione Eraclon di Carate Brianza, nonostante anni di assiduo lavoro in una azienda che nel 2016 ha fatto 8,5 milioni di utile netto saranno licenziate a fine anno. La direzione nega ogni disponibilità ad una trattativa per fermare i licenziamenti, nonostante l’intervento delle più alte cariche istituzionali. Chiediamo a tutti di sostenere le lavoratrici che nei lunghi anni di lavoro, hanno anche sviluppato malattie professionali riconosciute ed oggi vengono licenziate.