Ema: Maroni, “serviva una presenza più autorevole del Governo”

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Il giorno dopo la sconfitta – al sorteggio – di Milano come sede dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni torna all’attacco. “Ho parlato con Paolo Gentiloni – ha detto questa mattina – ed era molto arrabbiato per la scelta della Spagna nelle votazioni per l’assegnazione dell’Ema perché dice che la Spagna ha votato per Amsterdam: le rivalità e le ripicche prevalgono sulla strategia”. “Vorrà dire – ha aggiunto Maroni – che sosterremo più fortemente la Catalogna nella sua richiesta di autonomia e indipendenza…”. Maroni ha però attaccato anche la scelta italiana di essere presente alle votazioni a Bruxelles solo con il sottosegretario Gozi: “Io e Sala abbiamo fatto tutto per costruire un dossier competitivo. Resta il dubbio che fra seconda e terza votazione, quando c’era bisogno di essere lì e bastavano due voti, se ci fosse stato il Governo, il presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri, magari le cose sarebbe andate diversamente”. “Detto questo – ha concluso – non faccio il tifo perché Amsterdam fallisca, anche se sarà difficilissimo che costruisca un palazzo in 18 mesi. Per Milano, il ruolo di capitale europea anche senza Ema resta”. Il Governatore lombardo ha detto anche che “sarebbe stato opportuno fare i calci di rigore, convocare Milano e Amsterdam al tavolo di Bruxelles, fare illustrare i due dossier e dopo l’Europa avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilità: sono sicuro che in un confronto fra i due dossier, Milano avrebbe vinto”.

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