“Si comincia domani, martedi’ 21, con un convegno – ha proseguito l’assessore con delega alle politiche Sociali – dedicato ai ragazzi delle scuole, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale e con il Coni, perche’ dobbiamo partire dai piu’ giovani e rivolgerci a loro per sensibilizzarli contro questo fenomeno odioso. In quest’occasione verranno presentati progetti che gia’ realizzati dalle scuole e tanti programmi futuri che vedranno ragazzi e scuole impegnati insieme. Domani pomeriggio – ha aggiunto Brianza – in Consiglio
regionale verranno presentate le misure e le attivita’ che sono state messe in campo nella X Legislatura e soprattutto gli obiettivi futuri. Dal 21 al 25 novembre, poi, in piazza Citta’ di Lombardia la filodiffusione proporra’ una play list di 20 brani di autori italiani e stranieri dedicata al tema; vi sara’ inoltre il camper della Polizia di Stato per il progetto Blue Box, dedicato al contrasto del bullismo”.
Infine – ha spiegato Brianza – dal 24 al 26 novembre, per la giornata Internazionale Contro la violenza sulle donne, il Pirellone si illuminera’ con la scritta “Non sei da sola”. La campagna proseguira’ sui social e anche in radio, proprio per sensibilizzare tutti i cittadini a questo tema. Il contrasto alla violenza, infatti, e’ un percorso prima di tutto sociale e culturale, che deve vedere Istituzioni, Operatori, Reti antiviolenza, Forze dell’Ordine, Categorie professionali coinvolti a vario titolo nell’aiuto alle donne”. “Dal 2013 ad oggi – ha chiosato Brianza – sono stati investiti oltre 10 milioni di euro da parte di Regione Lombardia per il contrasto alla violenza sulle donne, a cui si sommano
risorse statali per altri 7 milioni. Si tratta di cifre importanti che sono state utilizzate per implementare il sistema delle reti anti violenza. Dalle 13 reti presenti nel 2013 – continua l’assessore – siamo passati alle 27 reti antiviolenza attuali, 50 centri antiviolenza e 46 case rifugio, arrivando cosi’ a coprire tutta la Lombardia. Numeri che ci ripagano dei nostri sforzi. Contrastare la violenza e’ il primo, fondamentale passo – conclude Brianza – ma successivamente e’ importante incentivare un percorso di reinserimento, attraverso il reperimento di una abitazione e la necessita’ di trovare un lavoro alle vittime in modo che una donna torni ad essere serena, sicura ed autonoma, parte attiva della societa’ e non piu’ vittima”. (Lnews)