Credito Valtellinese ha convocato l’assemblea straordinaria per il prossimo 19 dicembre con all’ordine del giorno la proposta di aumento di capitale da 700 milioni di euro contro i 127 di oggi e il raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di 1 nuova emissione ogni 10 esistenti. La banca è stata sospesa in apertura a Piazza Affari con un calo teorico del 20% dopo aver perso ieri il 19% per azione. Il mercato è preoccupato per l’effettiva capacità di Creval di raggiungere un aumento di capitale così importante e per la grossa quantità di crediti deteriorati nella pancia dell’istituto valtellinese. Secondo quanto scrive Milano Finanza “gli analisti non sono sorpresi che la banca stia cercando un piano B attraverso l’aggregazione con istituti vicini come la Popolare di Sondrio. Tuttavia, considerando la forte attenzione delle autorità europee e del mercato sulla qualità degli asset, i broker ritengono improbabile che il Creval possa essere coinvolto in un’operazione di fusione/acquisizione prima del completamento del piano di derisking e del rafforzamento del capitale”.