LuganoPhotoDays fino al 19 novembre

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foto di Daisy Gilardini per concessione LuganoPhotoDays

La sesta edizione di LuganoPhotoDays, Festival di fotografia ideato da Marco Cortesi, è dedicata al cambiamento climatico. Dal 10 al 19 novembre negli spazi dell’Ex Macello, in Viale Cassarate 8 a Lugano, sarà possibile visitare una esposizione suddivisa in tre sezioni, EverydayClimateChange (ECC) un progetto ideato da James Whitlow Delano, Ocean Rage della fotografa Matilde Gattoni e del giornalista Matteo Fagotto e “Meraviglie polari: fotografie dagli estremi del mondo” della fotografa ticinese Daisy Gilardini. A corollario delle mostre dedicate al tema protagonista del Festival, tre importanti conferenze tenute da illustri relatori e le esposizioni dei vincitori dei concorsi fotografici.

I vincitori
Come ogni anno, LuganoPhotoDays, organizza concorsi rivolti a fotografi professionisti e non. Il premio per il concorso Reportage che consiste nella somma di CHF 2500.-offerto dalla Fondazione Vicari, assegnato dalla giuria composta da Jim Casper, Editor-in-Chief & Co-Founder Lens Culture (The Netherlands), Rachel Fichmann, cheffe photo Le Matin Dimanche (Svizzera) e Roger Tooth, former head of photography The Guardian (UK)  è stato vinto da Michela Carmazzi con Zia Janna – una casalinga italiana.
Sofia De Benedectis, con Kerigma si è aggiudicata il concorso Fotografi emergenti (18-29 anni) vincendo così una Olympus OM-D E-M1 Mark II 12-40mm Kit (valore di quasi CHF 3000.-) offerta da OLYMPUS SCHWEIZ AG. La giuria che ha scelto il suo lavoro è composta da Roberto Borioli, direttore CSIA – Centro Scolastico per le Industrie Artistiche, Marco Cortesi, direttore LuganoPhotoDays e Didier Ruef, fotografo.
Infine per il concorso VIAGGIO caratterizzato da foto scattate con smartphone, novità di quest’anno, il vincitore è Alex Foolery con Sicialian Sea che si è aggiudicato un nuovo smartphone Huawei P9 offerto da Huawei. La giuria è composta da Javier Salvador Belda, founder of concursosdefotografia.com, Marco Cortesi, direttore LuganoPhotoDays e Carol Körting, photo editor LFI magazine.

Le conferenze
Lunedì 13 novembre, alle 18.00, apre il ciclo di conferenze L’uomo e il clima: dalla conoscenza del passato, le incertezze del futuro, un incontro con Luca Bonardi, geografo e docente del Dipartimento di Filosofia – Università Statale di Milano, nel quale si parlerà di come il 2017 va profilandosi come l’ennesimo anno eccezionale per il clima del pianeta, con una temperatura che facilmente avvicinerà i record toccati nell’ultimo biennio (circa 1°C oltre la media). Questo surriscaldamento porta inevitabilmente ad avere concentrazioni di anidride carbonica altissime e conseguenze anche sulla specie umana. In collaborazione con GEA – associazione dei geografi.

Il cambiamento climatico nell’Africa occidentale è il titolo della conferenza in programma martedì 14 alle 18.00, con ospiti Matteo Fagotto, giornalista e Matilde Gattoni, fotografa, fondatori di Tandem Reportages, che illustreranno al pubblico Ocean Rage, il reportage che, attraverso foto e testi, testimonia la drammatica situazione ambientale e sociale che coinvolge milioni di persone dal Ghana al Togo e Benin, spesso ignorata dai media. Matteo Fagotto illustrerà questo fenomeno da un punto di vista ambientale, mostrando le dinamiche alla base dell’erosione costiera e le possibili soluzioni che possono essere adottate per contrastarla. Matilde Gattoni tratterà degli effetti sulle comunità locali e come il cambiamento climatico stia portando all’estinzione di culture e stili di vita millenari. In collaborazione con Photo OP.

Chiude sabato 18 novembre alle 16.00, I cambiamenti climatici: realtà e finzione, appuntamento con la scrittrice e giornalista Chiara Macconi, il geografo e docente Stefano Agustoni ed il filosofo e docente Raffaele Scolari. La narrazione degli eventi causati dai cambiamenti climatici rimane una prerogativa del genere fantastico – fantasy o fantascientifico. Insieme ai due relatori si cercherà di analizzare il perché la letteratura non si occupa di cambiamenti climatici e come invece la scienza, dal canto suo sia messa alla prova nei confronti della comunicazione di come dare forma, senza venire meno alla sua funzione culturale, alla divulgazione, tenendo conto della forte difficoltà nell’immaginario di pensare e registrare gli eventi climatici. In collaborazione con GEA – associazione dei geografi.

Le mostre
La prima, EverydayClimateChange (ECC) è rappresentata da un progetto ideato da James Whitlow Delano e portato avanti da oltre 40 fotografi provenienti da 6 continenti che lavorano nei 7 angoli del pianeta. Lanciato come un semplice feed di Instagram per sensibilizzare l’attenzione sull’emergenza ambientale diffusa in ogni parte del mondo, ECC si è presto trasformato in una mostra itinerante. Questo lavoro, attraverso le differenti visioni degli autori provenienti da diversi continenti e background culturali differenti, intende presentare le prove visive che il cambiamento
climatico non si verifica solamente in luoghi lontani, ma che sta accadendo ovunque. ECC presenta l’attività di fotografi militanti che condividono una grande varietà di storie, contestualizzando non solo gli effetti delle emissioni dei gas serra sul nostro pianeta, ma le possibili soluzioni per attenuarne le conseguenze.

La seconda sezione è contraddistinta da Ocean Rage della fotografa Matilde Gattoni e del giornalista Matteo Fagotto ​(conferenza di presentazionemartedì 14 novembre), che documenta i devastanti effetti sul paesaggio naturale e sul tessuto sociale che il cambiamento climatico sta avendo sulle comunità litoranee dell’Africa Occidentale, lungo le coste del Ghana, del Togo e del Benin. Oltre 7.000 km di linea costiera dalla Mauritania al Camerun vengono erose alla velocità di 36 metri l’anno come diretta conseguenza del surriscaldamento globale e dell’innalzamento del livello del mare che travolge le vite di dieci milioni di persone, modificando per sempre uno stile di vita originario di migliaia di anni.

Infine, chiude “Meraviglie polari: fotografie dagli estremi del mondo” della fotografa ticinese Daisy Gilardini, che grazie, alle oltre 60 spedizioni in Artico e Antartide, celebra la bellezza e diversità di alcuni tra i più remoti e fragili ecosistemi del nostro pianeta, trattando il problema del riscaldamento globale.
Le fotografie esposte sono in vendita. Parte del ricavato sarà devoluto in beneficienza a: WWF Svizzera per il progetto “Preservare la ricchezza naturale del Sottoceneri“ e a Pacific Wild Canada per la salvaguardia della “Great Bear Rainforest” in British Columbia, Canada.

LuganoPhotoDays è resa possibile grazie a: Città di Lugano – Dicastero Cultura Sport e Eventi, insieme a AIL, Olympus, Fondazione Vicari, Huawei, oltre ai numerosi sponsor tecnici tutti visibili sul sito www.luganophotodays.ch.
Partner dell’evento: WWF Svizzera italiana, GEA – Associazione dei geografi, EGEA Milano, Greenpeace Ticino, Società meteorologica italiana, The Climate Reality Project, Pacific Wild.
Fra i partner anche Fondation Goodplanet per le serate cinematografiche di Home (2009) e Terra (2015) realizzati dal fotografo e ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand.

Orari 
Inaugurazione su invito venerdì 10 novembre ore 18.00
sabato e domenica 9 >18.30 
Lu, Ma, Me, Ve 14.30 > 18.30
giovedì 14.30 > 20.30
In settimana dalle 9:00 alle 14:30 solo su appuntamento per gruppi o scuole.

Biglietti:
Biglietto unico, valevole per mostre e conferenze, CHF 15.- intero; CHF 10.- ridotto.

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