Sul cosiddetto “residuo fiscale” non si tratta. L’argomento forte della campagna elettorale per il referendum “per l’autonomia” dello scorso 22 ottobre è stato usato per attirare gli elettori alle urne come miele per le mosche e poi è uscito dalla risoluzione approvata a larghissima maggioranza ieri dal Consiglio Regionale della Lombardia. Un documento frutto del compromesso tra le varie forze politiche che hanno votato a favore, praticamente tutte tranne Mdp e con l’astenzione di Campo Progressista. La trattativa con Roma per maggiori competenze e maggiori risorse alla Lombardia comprende 23 materie, dal welfare ai trasporti, dall’istruzione a una diversa ripartizione di alcuni tributi come il canone Rai ma il tema che forse aveva più catturato l’attenzione degli elettori autonomisti era quello dei “soldi dei lombardi che vanno a Roma e non tornano indietro”. La legge sull’eventuale maggiore autonomia della Lombardia inoltre non riuscirà a passare in questa legislatura. Non ci sono i tempi tecnici. Se ne occuperà la prossima.