Piugdemont e gli ex ministri si consegnano alla polizia belga

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L’ex presidente catalano Carles Puigdemont si è consegnato in commissariato a Bruxelles insieme ai quattro ex ministri fuggiti con lui in Belgio. I cinque sono stati rilasciati su cauzione in attesa della decisione del giudice. La Audiencia Nacional di Madrid, dopo aver mandato in carcere tutti i componenti del ‘Govern’ per sedizione, ribellione e malversazione di fondi pubblici (il denaro usato per organizzare il referendum illegale per l’indipendenza del 1 ottobre) aveva inviato alle autorità giudiziarie belghe l’ordine di cattura nei confronti di Puigdemont e degli altri ex ministri catalani. Sono stati presi in consegna poco dopo le 9 di questa mattina. Nel pomeriggio saranno ascoltati dal magistrato. Il giudice istruttore incaricato del caso presiderà un’udienza per valutare la richiesta di arresto europeo spiccato contro di loro.  La decisione arriverà entro 24 ore. Dopo l’udienza potrebbero essere detenuti al massimo per 60 giorni oppure potrebbero essere lasciati in libertà in attesa dei vari gradi di giudizio sul mandato europeo.

Intanto in Catalogna gli indipendentisti discutono come presentarsi alle elezioni autonomie del 21 dicembre, le consultazioni indette dal Senato di Madrid che ha approvato l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione come proposto dal Governo Rajoy. Tra le misure l’azzeramento della Generalitat della Catalogna e la convocazione delle elezioni. Ieri Puigdemont si è appellato alle forze indipendentiste perché presentino una lista unica. Ma tra i catalanisti non c’è ancora un accordo. Proseguono nel frattempo le manifestazioni di solidarietà per i politici detenuti. ‘Prigionieri politici’ per chi crede nella nuova Repubblica catalana. ‘Politici prigionieri’ per il fronte opposto.

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