Carte clonate e documenti falsi, cinque arresti a Bergamo

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La Guardia di Finanza di Bergamo ha arrestato cinque persone con l’accusa di riciclaggio, estorsione e usura e ha sequestrato oltre 300mila euro. L’inchiesta era partita dopo la denuncia di due risparmiatori ai quali erano stati clonati i libretti postali dai quali erano spariti tutti i soldi. I finanzieri avevano avviato subito le indagini e avevano scoperto una banda di bergamaschi e di bresciani, abili falsari. Ad Azzano San Paolo il gruppo disponeva di una stamperia professionale clandestina dove realizzavano documenti contraffatti; carte d’identità, sia di carta che in formato elettronico, patenti, codici fiscali.

Nel covo anche le attrezzature per la clonazione di bancomat e carte di credito. Non solo. Il gruppo, usando i documenti falsi, noleggiava veicoli e camper che, una volta staccati allarmi e gps, venivano rivenduti all’estero, soprattutto nell’Est Europa, dopo aver falsificato libretti di circolazione e targhe. I finanzieri hanno scoperto anche casi di usura con tassi superiori al 500%. L’intera banda è stata smantellata e si è arrivati al sequestro di 628.917 euro in titoli al portatore e 67.000 euro in contanti, 4 lingotti d’oro e uno d’argento, 250 carte di credito/bancomat clonate, numerosi documenti d’identità contraffatti, 14 orologi rubati, 5 auto, 40 smartphone, 20 computer, un disturbatore di segnale gps, una pistola con matricola abrasa, oltre a 130 proiettili, 2 pugnali da combattimento e un’ampia scorta di materiale necessario a produrre documenti e carte contraffatti e la stessa stamperia clandestina.

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