Smog, Coldiretti chiede la defiscalizzazione delle spese per il verde

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“A fronte dei cambiamenti climatici che interessano sempre di più anche i nostri ambienti urbani è importante che nella prossima legge di bilancio dello Stato siano previste le misure di defiscalizzazione per il verde. Infatti piante e fiori sono la prima barriera contro lo smog” così Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia dopo l’allarme inquinamento che da domani bloccherà il traffico diesel a Milano e che sta interessando l’intera regione con valori del PM10 ben oltre il limite di 50 microgrammi per metri cubo. Secondo una stima del CNR – spiega Coldiretti Lombardia – i duemila ettari di verde di Milano sono in grado di assorbire fra le 60 e le 100 tonnellate di PM10 e gas ogni anno: nei Giardini di Porta Venezia, un ippocastano riesce a fermare in media ogni anno 225 grammi di polveri sottili PM10, un tiglio supera i 250, una farnia 170 e una magnolia 111, mentre un acero riccio sfiora i 190 grammi all’anno. Inoltre una pianta adulta traspira fino a 450 litri di acqua al giorno e questo, insieme all’ombreggiamento, permette di abbassare la temperatura dell’area circostante. La misura di defiscalizzazione proposta da Coldiretti e Assofloro prevede che ogni privato sulle spese del verde possa godere di una detrazione del 36% dalla dichiarazione dei redditi in base alla fattura del professionista del verde interpellato. Il meccanismo è lo stesso delle ristrutturazioni edili, ma riguarderà in maniera autonoma terrazzi e giardini, anche condominiali.

 

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