“I narcos mi vogliono morto”, in Brianza omaggio a padre Alejandro

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Ha raccontato la sua incredibile storia a un centinaio di studenti della
scuola secondaria di primo grado “Maria Gaetana Agnesi” di Varedo, in Brianza. Una storia di coraggio e di sacrificio, una vita messa a disposizione per salvare la vita di migliaia dimigranti messicani entrati nel mirino dei loschi affari dei narcotrafficanti locali. Ma per Padre Alejandro Solalinde è una cosa del tutto normale “Faccio la stessa cosa che farebbe una madre quando è in pericolo il figlio. Lo aiuta, lo difende, lo salva. Una madre è capace di mettere a rischio la propria vita per salvaguardare quella del figlio. Non c’è nulla di più naturale. Paura? All’inizio sì, ora no. Quando si fa una cosa con amore non si può
avere paura. So che prima o poi mi ammazzeranno, han già tentato di farlo, mi hannopicchiato, han tentato di bruciare me e la casa che ho costruito per i migranti…però non ho paura perché so che sto contribuendo, seppur in minima parte, alla lotta contro il potere dei narcos”. Questo è solo uno spezzone delle sue testimonianze e delle risposte alle tante domande preparate dai giovani studenti di Varedo.
A lui è stato dedicato un albero nel bosco dei Giusti, ospitato dal Centro Parco Polveriera, la sede del Parco Regionale delle Groane.
A fare gli onori di casa, ma anche un po’ l’ispiratore di questa mattinata, è stato Roberto Della Rovere che nei mesi scorsi aveva conosciuto Padre Alejandro Solalinde inoccasione di un altro viaggio del 72enne sacerdote messicano in Italia. “Ne avevo sentito parlare alla radio, ho voluto conoscerlo di persona e poi la prima cosa che ho fatto è stata quella di contattare l’Associazione Senza Confini per provare a portarlo nel nostro Bosco dei Giusti. Don Alejandro è un uomo come noi, che lotta e che combatte e sul quale pende una taglia da un milione di dollari, messa dai trafficanti di droga del Messico che non sono
così distanti come la geografia ci lascia intendere, perché sono le stesse persone che riforniscono di stupefacenti i nostri mercati e la malavita del nostro Paese”.
Erano presenti molti rappresentanti istituzionali dei Comuni facenti parte il Parco delle Groane: il sindaco di Barlassina Piermario Galli, il vice-sindaco di Cesate Laura D’Angelo, il vice-sindaco di Senago Giuseppe Sofo, l’assessore del Comune di Cesano Maderno alla Polizia locale, sicurezza, ecologia, ambiente e Parco Groane Salvatore Ferro, l’assessore del Comune di Bollate alla cultura Lucia Albrizio, l’assessore del Comune di Solaro alla cultura e politiche per i giovani Monica Beretta e il consigliere comunale del Comune di Cogliate Annalisa Busnelli. Oltre all’Arma dei Carabinieri.

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