Si chiama “bebè card” ed è di colore arancione con piccoli disegni di biberon, stelline, paperelle e caramelle. È il supporto elettronico sui cui sarà caricato il contributo mensile di 150 euro chiamato “reddito di maternità”. È la prima volta che un Comune realizza questo tipo di misura utilizzando una carta acquisti elettronica prepagata. Dal settembre del 2016 ad oggi il contributo era stato fornito tramite buoni spesa ma dal prossimo mese la carta potrà essere utilizzata dalle prime mamme, aventi diritto, che la riceveranno a casa.
I tempi di attesa per la partenza del reddito di maternità, con la possibilità di utilizzo della carta sono stati dettati dalla gara per l’individuazione del gestore del servizio, vinta dalla Welfare Company, società a capitale interamente italiano, specializzata nei servizi di welfare aziendale e pubblico. La bebè card è stata presentata questa mattina a Palazzo Marino. Presente Chiara Fogliani, Ceo di Welfare Company.
Hanno diritto alla “bebè card” tutte le mamme residenti a Milano che hanno avuto un bimbo dal mese di aprile di quest’anno e hanno i seguenti requisiti: cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione Europea; cittadinanza non comunitaria in possesso dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria; cittadinanza non comunitaria in possesso di regolare permesso di soggiorno (art. 5 del D Lgs. 286/98) della durata di almeno un anno; essere casalinga o disoccupata, o non aver beneficiato di alcuna forma di tutela economica della maternità dal datore di lavoro per il periodo di maternità; non aver superato 16.954,95 euro di valore ISEE (valore riferito al 2017, il valore dell’ISEE si adegua annualmente a quello stabilito da INPS per l’assegno maternità).
In caso di gemelli il contributo sarà assegnato per ciascun bambino. La bebè card è destinata anche ai bambini arrivati in famiglia con l’adozione. Per richiedere il contributo la mamma, entro 6 mesi dalla nascita del minore o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione, deve recarsi presso uno dei CAF convenzionati presentando: fotocopia della certificazione ISEE in corso di validità; fotocopia del permesso di soggiorno; copia dello stato di famiglia (oppure dello stato di famiglia del figlio/i per il/i quale/i si presenta domanda qualora il/i figlio/i non sia/siano presente/i nello stato di famiglia della dichiarante); fotocopia di un valido documento d’identità.
Tutte le informazioni sulla bebè card (reddito di maternità) sui Caf convenzionati, sui prodotti, sui servizi e i loro canali di distribuzione si trovano su:
– www.comune.milano.it/
– www.wemi.milano.it/bebecard – Spazi WeMi.
Per informazioni è possibile scrivere a pss.sostegnoalreddito@comune.
I servizi, come la tata o la baby-sitter, potranno essere acquistati recandosi presso gli spazi WeMi o collegandosi al sito web www.wemi.milano.it/bebecard dove potrai conoscere e scegliere i servizi che ti interessano tra quelli offerti dalle associazioni e dalle cooperative accreditate dal Comune di Milano. Il reddito di maternità rappresenta un’integrazione delle attuali misure di sostegno al reddito rivolte alle famiglie con minori viste in precedenza: erogate direttamente dal Comune con fondi comunali (nuclei familiari con almeno un minore a carico); o tramite i finanziamenti statali (INPS) specificatamente rivolte al contrasto alla povertà (Rei) o destinate al sostegno alla maternità (assegno maternità, assegno 3 figli minori, bonus natalità, bonus mamma domani…) Al reddito di maternità il Comune ha destinato 7.492.000 euro per il triennio 2017 – 2019. Si stima saranno circa 1.600 l’anno i nuclei familiari beneficiari. Saranno circa 900 nel 2017 (per i nati dal primo di aprile). In tema di sostegno al reddito Milano è la città che più di tutte in Italia impiega risorse per il sostegno al reddito e per le misure contro la povertà. Quest’anno saranno destinati 38.467.650 di euro (più del doppio rispetto al 2011 quando a bilancio erano 18 milioni).
La simulazione dei possibili nuclei familiari in base all’Isee.