Si era presentato in carcere, alla Casa Circondariale di Busto Arsizio, per sostenere il colloquio con il fratello detenuto. Ma al momento dei saluti ha celato nella tasca posteriore dei pantaloni del ristretto un pacchetto, risultato poi contenente sostanza stupefacente. E’ accaduto martedì nel carcere bustocco e darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Ricostruisce i fatti Alfonso Greco, Segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “L’uomo, con precedenti penali per droga ed in liberta in regime di affidamento ai Servizi Sociali, era uscito dal carcere di Busto Arsizio il 19 settembre, ed era arrivato in carcere per fare un colloquio con il fratello detenuto. In evidente stato di ebbrezza, è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia Penitenziaria di Busto Arsizio in quanto passava un pezzo di hashish (1,2 grammi) al fratello, ristretto anche lui per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Il tutto avveniva alla fine del colloquio, il fratello visitante abbracciava il detenuto e inseriva un involucro nella tasca posteriore sinistra dei pantaloni del fratello. Subito bloccato dall’intervento dei Poliziotti addetti alla vigilanza, venivano sottoposti a perquisizione personale ed arrestato. Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri di Busto Arsizio, a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”. Il SAPPE parteciperà con la Consulta Sicurezza alla manifestazione indetta per giovedì mattina 12 ottobre a Roma, davanti alla Camera dei Deputati in piazza Montecitorio.