E’ ancora lontana dal concludersi l’inchiesta della Procura di Monza e della DDA di Milano su ‘ndrangheta e politica in Brianza e a Seregno in particolare, dove gli arresti hanno decapitato la giunta Forza Italia-Lega, con l’ormai ex sindaco Mazza ai domiciliari. Ieri infatti Carabinieri e Guardia di Finanza sono tornati negli uffici del Comune di Seregno dove si sono fermati a lungo. Ci sono ancora molti “spunti investigativi”, come li definiscono gli inquirenti, che devono essere approfonditi. Il sindaco Edoardo Mazza è finito agli arresti lo scorso 26 settembre. Nei giorni successivi l’intero Consiglio comunale ha firmato le dimissioni. Al centro dell’inchiesta i rapporti di favore con un imprenditore ritenuto dall’accusa vicino alle cosche calabresi, Antonino Lugarà, arrestato, il quale – sempre secondo gli investigatori – avrebbe fatto avere un consistente pacchetto di voti a Mazza consentendogli di essere eletto e che poi, come ha detto il pm Salvatore Bellomo, è diventato lo “zerbino” di Lugarà. Ieri carabinieri e finanzieri hanno acquisito nuovi atti dagli uffici anagrafe, tecnico ed ecologia del palazzo comunale.