C’era una volta la Brianza

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C’era una volta la Brianza. Quella operosa, onesta. Quella che era un modello per l’Italia. Poi sono arrivati i politici rapaci, le infiltrazioni della mafia e della ‘ndrangheta, poi sono arrivate le compravendite di voti. E’ arrivata l’ombra della criminalità organizzata.

A Seregno, ridente paesino colpito oggi dall’arresto ai domiciliari del sindaco, già assessore all’Urbanistica della giunta precedente, tale Edoardo Mazza. E’ accusato di corruzione per aver favorito gli affari di un noto costruttore ritenuto legato alle cosche, interessato in particolare alla costruzione di un supermercato, in cambio di voti. In un rapporto tra criminalità organizzata e politica, che secondo gli inquirenti, è stato determinante per la sua stessa elezione. Poi c’è Giacinto Mariani, il suo predecessore. Dalle carte che su Affaritaliani.it Milano abbiamo pubblicato integralmente e in anteprima, il suo ruolo risulta da approfondire. Per lui è stata chiesta l’interdittiva dai pubblici uffici. Ora, al di là dei dettagli, che potrete trovare online, c’è da capire una cosa: la Brianza deve tornare a fare la Brianza. Con la brava gente, con la gente onesta. Altrimenti avranno vinto loro. E questa cosa nessuno se la può permettere: né la Brianza né il resto d’Italia che nella Brianza ha sempre avuto un modello di lavoro, genio e abnegazione da seguire. E che questi quattro biiip mettono a rischio per giochetti politici di quart’ordine.

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