Le protesi scadenti vanno bene per i pazienti “un po’ vecchiotti”. Lo si legge in una delle intercettazioni dell’inchiesta monzese sulle presunte mazzette e regalie a un gruppo di medici (12 quelli arrestati ieri dalla Guardia di Finanza) in cambio delle forniture di protesi – di bassa qualità, per stessa ammissione dei professionisti intercettati – da parte di una ditta, la Ceraver. In una telefonata del 2016 – come si legge negli atti dell’inchiesta – un presunto mediatore racconta un agente di commercio delle pressioni su un chirurgo alla Casa di cura San Giovanni di Milano e alla Polispecialistica Villa Verde di Reggio Emilia perché usi le protesi Ceraver sulle persone più avanti negli anni. “Ai pazienti un po’ vecchiotti – dice – mettiamogli la loro. Che cazzo te ne frega”. Secondo la Procura questa – come altre conversazioni – dimostra la “consapevolezza” della scarsa qualità delle protesi ortopediche impiantate.