Fanno rabbrividire le intercettazioni telefoniche dell’inchiesta della Procura di Monza sul presunto giro di mazzette per far acquistare da alcuni ospedali protesi di bassa qualità della ditta Ceraver. Un chirurgo del Policlinico di Monza, Marco Valadè, parlando con un collega, Fabio Bestetti, afferma: “La protesi, detto tra noi, fa cagare (…) fa veramente cagare”. In un’altra conversazione telefonica ascoltata dagli inquirenti lo stesso medico dice: “E’ una protesi un po’ del cazzo”. La Procura di Monza, visti la “spregiudicatezza” delle intercettazioni tra i due medici, “il dimostrato disinteresse per il bene primario della salute del paziente”, l’anomalo numero di ricoveri e le “reiterazioni di interventi sul medesimo paziente” intende ora verificare se i due si siano spinti a consumare il reato di “lesioni volontarie”. Lo scrive la Procura di Monza negli atti dell’inchiesta che oggi ha portato all’arresto di 12 medici (3 in carcere e 9 ai domiciliari) e alla sospensione dall’esercizio della professione per altri 6 camici bianchi. Sono stati arrestati anche un responsabile commerciale e un agente della Ceraver mentre per un agente di commercio è stato disposto l’obbligo di dimora.