Milano celebra i 150 anni della Galleria Vittorio Emanuele II

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Una cena solidale da tutto esaurito. 300mila euro devoluti in beneficenza. Una festa con cinque bande musicali. E una moneta celebrativa. È così che Milano si prepara a festeggiare i 150 anni dall’inaugurazione della Galleria Vittorio Emanuele II. Eventi e iniziative in programma sono stati illustrati oggi a Palazzo Marino.

LA CENA DI BENEFICENZA

Le celebrazioni avranno inizio mercoledì 13 settembre, alle ore 21, proprio in Galleria. Qui, lungo i quattro bracci in cui si articola il “salotto” della città, saranno allestiti i 91 tavoli della cena di beneficenza organizzata dal Comune, in collaborazione con Confcommercio Milano e gli operatori della Galleria, e Caritas Ambrosiana.

900 ospiti prenderanno parte a questo esclusivo appuntamento di solidarietà. Per partecipare, infatti, ogni commensale ha versato alla Caritas una quota di 500 euro.

A cena saranno serviti: tuorlo d’uovo croccante, fonduta leggera di Parmigiano Reggiano, songino e mandorle, risotto allo zafferano e ossobuco di vitello alla milanese con purea di sedano rapa.

Per consentire l’allestimento dei tavoli e la cena, i negozi chiuderanno le loro attività alle ore 15.30. Da quel momento potranno accedere agli spazi solo il personale autorizzato degli esercizi commerciali, lo staff dell’organizzazione e gli ospiti, tutti muniti di regolare badge.

VENERDÌ 15 SETTEMBRE, BANDE IN FESTA

I festeggiamenti proseguiranno venerdì 15 settembre. Alle ore 10.30, da Piazzetta Reale partirà un corteo di bande musicali che dopo aver attraversato Piazza del Duomo porterà le proprie note in Galleria, tra turisti e cittadini, prima di fermarsi alle ore 12 davanti a Palazzo Marino, in piazza della Scala.  Cinque i gruppi che omaggeranno la Galleria con le loro performance musicali: la Banda Civica del Comune di Milano, la Fanfara Taurinense dell’Esercito, la Banda dell’Aeronautica, la Banda dei Carabinieri e la Banda della Polizia di Stato. Le bande suoneranno brani della tradizione milanese e concluderanno la loro esibizione con l’Inno di Mameli.

LA MONETA CELEBRATIVA

I 150 anni dell’inaugurazione della Galleria saranno celebrati inoltre con una moneta d’argento della Repubblica Italiana, dal valore nominale di 10 euro, emessa dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La moneta (collezione numismatica 2017 – Serie Europa Star Programme – Architetture del Ferro) è stata realizzata da Maria Carmela Colaneri, artista incisore della Zecca dello Stato: ha un diametro di 34 mm e pesa 22 grammi, con finitura PROOF. Sul dritto, in primo piano, all’interno di una stella a cinque punte, è raffigurato il volto di una donna che rappresenta l’Italia, con elementi dell’emblema della Repubblica: ruota dentata e rami di quercia e ulivo; sopra, tra due punte della stella, la corona turrita; sotto, il logo di Europa Star Programme e il nome dell’autore “COLANERI”; in basso a destra, “R”; nel giro “REPUBBLICA ITALIANA”.

Protagonista del rovescio è, invece, una veduta della Galleria Vittorio Emanuele II, con particolare risalto alla cupola architettonica in ferro; in alto, è indicato il valore “10 EURO” e l’anno di emissione “2017”; ad arco, la scritta “GALLERIA VITTORIO EMANUELE II”; nella fascia centrale, la scritta “ARCHITETTURE DEL FERRO”. In occasione delle celebrazioni, sarà possibile acquistare la moneta all’Urban Center, nei giorni di venerdì 15 settembre, dalle ore 10 alle ore 18, e sabato 16 settembre, dalle ore 10 alle ore 17.

LA STORIA: 15 SETTEMBRE 1867, L’INAUGURAZIONE ALLA PRESENZA DEL RE

Progettata dall’architetto e ingegnere Giuseppe Mengoni, la Galleria è uno dei luoghi simbolo della città di Milano.  La prima pietra venne posata da Re Vittorio Emanuele II, il 7 marzo 1865, in una cerimonia cui prese parte anche il sindaco Antonio Beretta. In poco più di un anno, furono concluse le parti murarie e si iniziò il montaggio della tettoia in acciaio, ghisa e lastre di vetro: oltre 350 tonnellate di ferro vennero trasportate in treno da Parigi a Milano; e la Saint-Gobain realizzò 7.800 lastre di vetro per le coperture. Mille addetti – dai manovali ai decoratori – lavorarono in contemporanea alla costruzione della Galleria.

Foto di Luca Levati.

Nel 1867 venne messo in posa il pavimento, con decorazioni artistiche e marmi. Nel frattempo, proseguiva la realizzazione degli ornamenti delle facciate interne: candelabri, cornicioni, lesene, cariatidi, le ringhiere in ferro battuto e gli stemmi di cento Comuni italiani. La Galleria divenne una vera e propria galleria d’arte. Tra maggio e agosto 1867 furono realizzate le quattro lunette con le immagini simboliche dei continenti che contornano l’ottagono centrale. Quindi le semilunette degli ingressi laterali, con le figure della Scienza e dell’Industria da un lato, dell’Arte e dell’Agricoltura dall’altro. Vennero assegnati i novantasei spazi commerciali vetrati, le “botteghe”. Tutte dovettero attenersi a una norma estetica e cromatica per le insegne: caratteri oro su fondo nero, rispettate ancora oggi.

La Galleria venne quindi inaugurata ufficialmente il 15 settembre 1867 da Re Vittorio Emanuele II. I cittadini assistettero alla cerimonia dall’alto del ballatoio interno alla Galleria o affacciati a finestre e balconi. L’arco e i portici che affacciano su Piazza del Duomo furono completati dieci anni più tardi e inaugurati il 24 febbraio 1878.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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