Aumenta il lavoro in Brianza. Nei primi 6 mesi del 2017 il saldo occupazionale è positivo con 3.060 posti di lavoro in più, risultato della differenza tra i 41.451 avviamenti e le 38.391 cessazioni. Gli avviamenti, che rispetto allo scorso anno, hanno registrato una crescita del +8%, sono concentrati soprattutto nel comparto dei servizi (70,9%) con 29.370 assunzioni, segue il settore dell’industria con oltre 9mila assunzioni, in crescita dell’11% rispetto allo scorso anno. Tra i nuovi assunti dei primi sei mesi dell’anno le donne sono meno degli uomini, rispettivamente 18.102 contro 23.349, e anche nel confronto tra 2016 e 2017 gli uomini superano le donne: la variazione in un anno degli avviamenti che riguardano gli uomini registra +11,1% (le donne si fermano a +4,4% in un anno).
Guardando gli avviamenti per tipologia contrattuale, a Monza e Brianza il posto fisso è un “privilegio” per 1 assunto su tre circa, tra contratti a tempo indeterminato e apprendistato. A prevalere sono i contratti a tempo determinato, che riguardano oltre il 51% degli avviamenti, a cui si uniscono circa mille lavoratori a progetto e quasi 6.300 somministrazioni di lavoro. Se si considera il titolo di studio dei nuovi occupati nei primi sei mesi dell’anno, il 55% ha licenza elementare o media, il 33% ha il diploma superiore, e il 10,6% una laurea o un master. È quanto emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Quadrante del lavoro – Regione Lombardia.
Previsioni di assunzioni in Brianza Sono 11.960 le assunzioni previste dalle imprese brianzole per il trimestre che va da agosto a ottobre 2017, pari al 6,5% del totale lombardo. A prevedere assunzioni per i prossimi mesi è il 15% delle imprese brianzole. Dal punto di vista contrattuale si tratta perlopiù di lavoratori dipendenti (81%), delle entrate previste il 34% sarà stabile, vale a dire con un contratto a tempo indeterminato o apprendistato. Le nuove assunzioni si concentreranno per il 71% nel settore dei servizi e in 3 casi su 5 in aziende con meno di 50 dipendenti (64%). Un’assunzione su tre è destinata ai giovani (34%) e 1 su 5 a laureati (19%). Tra i titoli di studio più richiesti tra i diplomi di laurea, quello in economia e insegnamento. È quanto emerge da dati Unioncamere – Anpal, Sistema Informativo Excelsior.