In Lombardia quasi un terzo degli imprenditori (31,7%) arriva da altre regioni o dall’estero (433 mila su 1,4 milioni), più della media italiana, dove sono 1,8 milioni gli imprenditori che lavorano fuori dalla regione di origine, il 24,3% del totale. La prima area per attrattività imprenditoriale extra regionale è Milano: quasi la metà degli imprenditori arriva da fuori Lombardia (45,3%, 246 mila su 544 mila). Seconda in Italia è Aosta (40,7%, 7 mila su 18 mila). Terza Novara (39,1%, 16 mila su 41 mila). Seguono Imperia (38,9%), Trieste (38,2%) e Roma (38%). Percentuali superiori al 30% anche per Prato, Savona, La Spezia, Genova, Bologna, Pordenone, Alessandria, Rimini, Firenze, Siena, Reggio Emilia, Massa Carrara, Parma, Torino, Piacenza, Gorizia, Pavia e Isernia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2017 sulle persone che hanno cariche nelle imprese, sia come titolare ma anche come soci e amministratori (considerando le sole persone attive). Dopo Milano, che è prima con 246 mila imprenditori nati fuori regione, vengono Brescia con 31.523, Varese con 28.819, Monza e Brianza con 27.600 e Bergamo con 23.779. In totale sono quasi 1,4 milioni le persone che ricoprono cariche di impresa in regione nel 2017: di queste, 933 mila sono lombardi e 433 mila, pari al 31,7%, sono nati fuori regione. Tra questi ci sono 33 mila siciliani, 30 mila pugliesi e campani, 27 mila piemontesi e circa 25 mila veneti e calabresi. Seguono pugliesi (20.313), siciliani (18.321), campani (17.684) e piemontesi (17.491).