La regione più colpita dai fulmini è la Lombardia e la provincia più “elettrica” è quella di Brescia. La statistica appare sulle pagine del quotidiano BresciaOggi. Dall’inizio dell’anno all’11 agosto – si legge – in Italia sono cadute 367.555 saette di cui 65.818 in Lombardia (che detiene il primato regionale assoluto) e 15.493 nel Bresciano. Un numero molto elevato ma in media con gli anni precedenti. Scendendo ancor più nel dettaglio emerge che il paese della provincia di Brescia più “fulminato” è Tremosine: 511 saette in 223 giorni (163 solo a giugno). Ancora qualche curiosità: è molto diffusa la Ceraunofobia ovvero ha paura di tuoni e fulmini ma la probabilità di essere folgorati da una scarica è molto bassa, una su tremila. I morti per questa causa, in Italia, sono tra i 10 e i 15 all’anno. Solo il 20% al massimo di chi viene colpito muore; la maggior parte riportano lesioni gravi. Il colore del fulmine, inoltre, ha un preciso significato: se è rossastro vuol dire che in quella zona sono in corso piogge; se è azzurro significa grandine; se è giallo c’è polvere in sospensione sollevata dal vento mentre se il fulmine è bianco indica scarsa umidità e quindi alto rischio di incendi. Quando si scatena una tempesta di fulmini i luoghi più sicuri sono – vale la pena ripeterlo – gli edifici chiusi e le automobili (con i finestrini chiusi ed evitando di toccare le portiere). Meglio poi uscire subito dal mare o dalla piscina. Se si è in barca evitare di toccare l’acqua. A terra non si deve cercare riparo sotto gli alberi o sostare vicino a piloni e tettoie. Liberarsi di ogni oggetto metallico. Se proprio non c’è un posto dove ripararsi meglio accovacciarsi a terra con le ginocchia unite, la testa bassa e le mani sulle orecchie. Anche in casa comunque è meglio prendere qualche precauzione: staccare tv, computer e stare alla larga in generale dagli apparecchi elettrici.