A Milano il Teatro per l’infanzia e l’adolescenza

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È stato consegnato oggi al Comune di Milano il nuovo Teatro per l’Infanzia e l’Adolescenza, progettato dall’architetto Italo Rota e realizzato a cura di Generali Real Estate.  Nel corso della cerimonia svoltasi oggi presso il Teatro, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ricevuto in consegna l’edificio.

Edificato a partire dal 2015, il Teatro fa parte del Maciachini Business Park. Generali Real Estate SGR SpA, proprietaria di larga parte del Maciachini Business Park tramite il fondo Mascagni, ha voluto adempiere agli impegni sottoscritti in convenzione con il Comune realizzando a scomputo oneri un’opera destinata ad arricchire il patrimonio culturale e artistico della città.

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ha affermato: “Con il Teatro Maciachini, l’offerta culturale dedicata alle famiglie e ai più giovani di Milano si farà sempre più ricca e coinvolgente. Ringrazio Italo Rota per l’ottimo lavoro svolto e Generali per l’impegno messo nel progetto.”

 

Il Teatro presenta caratteristiche uniche ed originali dal punto di vista architettonico. Esternamente si presenta come un parallelepipedo alto 14,50 metri, con una grafica decorativa esterna d’impatto. Si sviluppa su tre piani, per una superficie coperta di circa 2.000 mq e si presta a molteplici usi, grazie all’ampia metratura ed alla presenza di spazi articolati, differenziati e flessibili.

La sala spettacoli è dotata di un innovativo sistema di tribune sollevabili e spostabili meccanicamente per permettere tre diverse configurazioni. Inoltre, per permettere una flessibilità d’uso notevole, il pavimento del teatro presenta due grandi piattaforme sollevabili mediante sistemi meccanici. L’altezza della sala ed il sistema scenico flessibile consentono quindi un uso creativo di scenografie e quinte.

La sala spettacoli – circa 600 mq di superficie, 11 metri d’altezza – è costituita da due sistemi di tribune per una capienza complessiva di 384 posti a sedere; la sala prove (65 mq), collegata alla sala spettacoli tramite un portone a scorrimento verticale; i camerini, direttamente collegati con la sala spettacoli mediante un’area di retropalco; e due sale regia.

Gli altri spazi polifunzionali del teatro comprendono: un ampio foyer dal quale si accede ai diversi spazi del teatro, con due ingressi contrapposti (uno da via Giovanni Bovio e uno che si affaccia sul parco pubblico); una sala conferenze da circa 80 posti, accessibile direttamente dal foyer ma da questo separabile tramite pareti mobili; quattro sale polifunzionali per attività didattiche e ludiche; un locale ristoro con doppio accesso (sia dall’interno della struttura che dal parco pubblico adiacente).

Gli spazi del teatro sono pensati per permettere diversi utilizzi, anche in contemporanea agli spettacoli teatrali senza disturbarne lo svolgimento. Per lo stesso motivo, gli impianti sono stati progettati e realizzati in moduli di servizio, perché possano funzionare in modo indipendente ed efficiente.

Il programma della prima stagione sarà comunicato dal Teatro del Buratto, soggetto gestore della struttura individuato dal Comune per 12 anni in seguito a un bando pubblico, ai primi di ottobre alla stampa e il 20/21 ottobre a tutta la città, in una due giorni di apertura del Teatro alla città con visite guidate, assaggi di teatro, laboratori.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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