A Milano nei primi sei mesi del 2017 sono state 1.564.892 le multe erogate, in linea, anche se leggermente più basse, con il dato annuale 2016 di 3.384.063, che aveva già visto un decremento del 5% rispetto all’anno precedente. Di queste, 329mila sono state emesse dagli ausiliari della sosta.
La parte del leone la fanno ancora una volta i divieti di sosta che risultano il 32,9 per cento del totale (514.754), con un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. L’ingresso in Area C senza pagamento è al secondo posto con il 21,6 per cento (338.849), con un aumento di 6,6 punti percentuali rispetto ai dati annuali dell’anno scorso.Le sanzioni per il superamento della velocità scendono invece del 4% attestandosi a 204.642.
Vale la pena di fare un focus particolare sulle multe per divieto di sosta. Sono state 125.086 quelle per il mancato pagamento della sosta, 107.314 quelle in zona residenti e 99mila per sosta vietata generica. Per quanto riguarda quelle che sono state definite ‘soste odiose’, ovvero le soste sul marciapiede, in seconda fila, sui passi carrai o sugli spazi invalidi, sono state 71.819. In particolare, quelle sul marciapiede sono state 51.503, quelle in seconda file 12.921, su passo carraio 4.467, mentre 2928 sugli spazi degli invalidi.
“Proprio su queste ultime vorrei soffermarmi – commenta Carmela Rozza, assessore alla Sicurezza – per evidenziare un malcostume molto diffuso. Se calcoliamo che gli spazi per invalidi a Milano sono in totale 4.661, vuol dire che più della metà di questi (62,8%) almeno una volta in sei mesi è stato occupato da chi non ne aveva diritto, creando problemi a chi ha seri problemi di mobilità”.
“Non si può immaginare – conclude l’assessore – quante segnalazioni riceviamo ogni giorno su quelle che abbiamo definito soste odiose. Ci è arrivata anche una foto di un bambino che, rientrando probabilmente da scuola, visto che traina lo zainetto, è costretto ad appiattirsi contro il muro e poi sdraiarsi per riuscire a passare su un marciapiede su cui aveva parcheggiato un camion a pochi centimetri dal muro. Su queste la Polizia Locale interviene prontamente, a meno di emergenze particolari. Sono segno di inciviltà e mancanza di rispetto”.