Giornata di straordinari per il Soccorso alpino lombardo

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VARESE. Ieri sera nella zona del Campo dei Fiori, lungo il tratto del percorso vita dall’osservatorio astronomico verso Orino, alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenienti da una zona boscosa e hanno allertato il 118. La Centrale operativa ha subito inviato sul posto i tecnici del CNSASLombardo – XIX Delegazione Lariana, i Vigili del fuoco e l’elisoccorso da Sondrio. Dall’alto era difficile individuare la posizione esatta del luogo in cui si trovava la persona in difficoltà, un ragazzo che stava male. Hanno però scorto delle tracce di scivolata fra le sterpaglie e in poco tempo sono riusciti a raggiungerlo. Si trovava a un centinaio di metri sotto la ciclabile. Lo hanno messo in sicurezza eriportato sul sentiero soprastante, dove poi è stato imbarcato in hovering dall’elicottero e portato in ospedale a Gravedona.

L’intervento a Varese.

BORMIO (SO) – Un intervento complesso per portare in salvo un uomo di 52 anni di Monza nella zona dello Stelvio è stato compiuto ieri dai tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna, Stazione di Bormio. Era con la moglie al Passo ed è partito da solo per una camminata verso la zona delle piste, che però è innevata e presenta diversi crepacci. La moglie, non vedendolo rientrare, dopo un po’ si è allarmata e ha chiesto aiuto. Allertato il 112, sono partite le ricerche. La Centrale ha inviato sul posto il Soccorso alpino lombardo e quello di Trafoi (BZ). Sono cominciate le ricerche ma era difficile trovare tracce, inoltre a tratti c’era della nebbia che riduceva la visibilità. Lungo il rientro tra il Livrio e il Nagler, mentre ispezionavano alcuni crepacci i soccorritori hanno sentito la voce dell’uomo che chiedeva aiuto e lo hanno recuperato. Era caduto per una quindicina di metri e si trovava in un preoccupante stato di ipotermia. L’elicottero della REGA, Guardia svizzera aerea di soccorso, lo ha trasportato all’ospedale di Zurigo.

La gestione della variazione di temperatura in montagna va considerata come un fattore di importanza vitale. Non solo durante le escursioni più agevoli ma soprattutto quando ci si alza di quota è fondamentale avere un abbigliamento adeguato e in grado di proteggere contro gli sbalzi di temperatura, che possono essere dati dal mutare delle condizioni meteorologiche, dall’esposizione al sole dei versanti e da imprevisti di varia natura. Il ghiacciaio è un ambiente che richiede scarpe e attrezzature specifiche rispetto ai sentieri di bassa quota. Tutte le informazioni per andare in montagna con coscienza sono pubblicate sul sito www.sicurinmontagna.it, campagna permanente del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico).

VALMALENCO (SO) – È appena terminato l’intervento che nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 22 luglio 2017, ha impegnato la VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino. Tre milanesi si trovavano a circa 3600 metri di quota nella zona del rifugio Marco e Rosa. Una ragazza è scivolata e il padre ha cercato di fermarla ma entrambi sono caduti in un crepaccio per una ventina di metri. La terza persona che era con loro, illesa, ha cercato di chiedere aiuto; alcuni alpinisti che si trovavano lungo la ferrata soprastante hanno sentito l’allarme e contattato il 112. La Centrale ha inviato sul posto l’elisoccorso da Como e le squadre territoriali del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Nel frattempo il padre era riuscito a risalire il crepaccio. L’area è anche caratterizzata dal rischio di caduta di pietre e c’era nebbia a tratti. Le due persone soccorse hanno riportato alcune contusioni e una leggera ipotermia. È già il terzo intervento in zona in tre settimane. Il territorio in questione richiede competenze alpinistiche, preparazione adeguata e un equipaggiamento diverso da quello di una semplice escursione in quota. La programmazione attenta dell’itinerario e una valutazione obbiettiva delle proprie capacità sono indispensabili prima di intraprendere qualsiasi percorso. In caso di dubbi, chiedete alle Stazioni locali del Soccorso alpino, alle sedi CAI oppure ai professionisti della montagna.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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