Milano, traino della ripresa economica italiana: continuano a crescere gli indicatori dell’economia milanese nel 2016, secondo il rapporto annuale “Milano Produttiva”, a cura del Servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio, giunto alla 27° edizione (www.mi.camcom.it, link diretto a https://goo.gl/vNbcLx).
Crescono le imprese del +1,5%, il doppio rispetto al valore nazionale dello 0,7%, con un saldo positivo di 5.514 imprese e superano quota 296 mila. Aumentano in particolare le società di capitali (+2,5%), le imprese femminili (+1,5%), quelle straniere (+6,2%) e le start up tecnologiche (+38%). Positivo anche l’andamento della ricchezza prodotta dalla città metropolitana, +1,1% (contro il +0,9% del PIL italiano) e l’export, +3,9% (+1,2% il valore nazionale). Migliorano i dati relativi al lavoro: 32 mila unità in più su base annua (+3,2%) con il tasso di disoccupazione che si contrae dello 0,5% e si attesta al 7,5%. E dopo 4 anni torna positivo anche il trend che riguarda i giovani con età compresa tra 15 e 29 anni, sono 9 mila gli occupati in più e scende il tasso di disoccupazione giovanile al 18,6% (era al 22%), quasi dieci punti in meno rispetto al tasso italiano (28%).
Una Milano sempre internazionale e innovativa, con 3.599 imprese a partecipazione estera, che danno lavoro a 279 mila dipendenti e creano un giro d’affari di 168 miliardi di euro e il 15% delle start up innovative italiane che concentrano il 23% del fatturato nazionale.
“I dati dell’economia milanese sono positivi e confermano la capacitàdi ripresa del nostro sistema imprenditoriale – spiega Elena Vasco, segretario generale della Camera di Commercio di Milano –. In particolare appare rilevante la crescita dell’occupazione giovanile e l’aumento delle start up tecnologiche e delle imprese straniere. Tutti segnali significativi che permettono di guardare al futuro con più fiducia e sottolineano la nuova forza attrattiva del nostro territorio”.
E la ripresa, secondo le previsioni per il periodo 2016 – 2019, continuerà: dalle attese per l’interscambio estero (+4,2% le esportazioni e +7,4% le importazioni) al mercato del lavoro (con un tasso di disoccupazione previsto entro il 2019 al 6,9%), con una crescita del reddito disponibile attesa al +2,2% e un reddito familiare che raggiungerà i 35.900 euro, 1.400 euro in più tra 2017 e 2019.