E’ Regione Lombardia a dare un importante contributo alla realizzazione di farmaci innovativi per curare definitivamente l’epatite B cronica. Grazie all’Accordo per la Ricerca sottoscritto dall’assessore all’Universita’, Ricerca e Open innovation, Luca Del Gobbo,
con il presidente di Promidis srl, Pietro Di Lorenzo, si concretizza la possibilita’ di raggiungere un risultato straordinario. “Quando parliamo di epatite B – ha detto Del Gobbo – parliamo di una patologia causata dal virus HBV che intacca pericolosamente un organo vitale come il fegato. Il 5 per cento degli adulti e oltre il 50 dei bambini al di sotto dei 5 anni infettati da questo virus diventano malati cronici. Su scala mondiale sono 300 milioni le persone affette da questa patologia, di cui 1 milione muore ogni anno”. Attualmente, la medicina offre vaccini in grado di prevenire l’infezione, ma non di curare definitivamente l’epatite B cronica. “I malati quindi – ha sottolineato l’assessore – devono assumere farmaci
per tutta la vita e questo significa costi elevatissimi per il sistema sanitario e la non certezza di ridurre il rischio del cancro al fegato. Dal 2009 al 2015 la spesa sanitaria per la cura dell’Epatite B, in Lombardia, e’ raddoppiata passando da 12 a 24 milioni di euro. Il progetto su cui hanno gia’ cominciato a lavorare Promidis e gli altri partner della rete intende dunque assicurare proprio questo risultato: la cura definitiva di un male ancora fortemente diffuso. In questo scenario, favorito dalla Legge regionale 29 ‘Lombardia e’ Ricerca’, muta il ruolo della pubblica amministrazione. “Vogliamo aprire spazi – ha continuato Del Gobbo – e creare dinamiche per le quali cittadini, famiglie, imprese, centri di ricerca non sono piu’ solo destinatari delle politiche, ma sono anzitutto protagonisti, con una voce in capitolo e con la possibilita’ di dare gambe a idee ancherivoluzionarie, ma sempre con una ricaduta positiva sulla vita delle persone”. Gli “Accordi per la ricerca e
l’innovazione”, istituiti appunto con la Legge 29/2016, sono traduzione concreta di questo approccio. Si tratta di uno strumento che esce dalla logica dei vecchi bandi e si concentra
sulla negoziazione tra le parti rispetto agli elementi tecnici, ai tempi, alle risorse e alle modalita’ di compartecipazione a un progetto comune. Su questa misura Regione Lombardia ha stanziato ben 106 milioni di euro a fondo perduto che serviranno a finanziare 32 progetti – scelti su un totale di 90 presentati – all’interno dei quali lavoreranno 210 soggetti di cui 130 imprese (grandi, medie e piccole) e 80 organismi di ricerca. Una massa critica importante. Realizzare questi progetti, significa anche creare nuovi posti di lavoro: “saranno 800 i contratti di ricerca per un periodo di 30 mesi, che generano 50 milioni di euro di in vestimenti di cui 25 stanziati da Regione Lombardia”. Tra questi progetti, quello con capofila Promidis ricevera’ un contributo da parte di Regione Lombardia pari a 3,3 milioni di euro, su un investimento complessivo di 5,6 milioni di euro.