Ad accogliere chi scappa dalle guerre non saranno più solo i diversi centri ma anche gli ‘host’ di Airbnb. La società leader del settore dell’ospitalità ha creato un portale dedicato e aperto a tutti, “Open Homes Rifugiati”, già attivo da una decina di giorni, attraverso cui gli chi vorrà potrà mettere a disposizione appartamenti e stanze già registrate, a costo zero, e lo stesso potranno fare coloro che vorranno aderire soltanto al progetto di accoglienza. Mediatori tra chi necessita di ospitalità temporanea e le famiglie saranno le associazioni di Sant’Egidio e Refugees Welcome. Ad oggi sono un centinaio le famiglie che, in tutta Italia, hanno aperto le loro case ai migranti. Destinatari di questa ospitalità saranno soltanto i regolari, coloro che hanno già ottenuto una forma di protezione internazionale e che quindi possiedono un documento di identificazione. Secondo l’assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino, “é un’iniziativa in sintonia con l’accoglienza diffusa” di Milano e con “il nostro spirito di trovare soluzioni e non agitare allarmi”, ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo ricordando che “rispetto alle ultime due estati fa stiamo gestendo la situazione profughi in maniera molto più efficace”. Per questo ” daremo a questa iniziativa tutto il nostro supporto, orgogliosi del fatto che sia Milano la prima città a sperimentarla in Italia”.