“Se con il si’ al Referendum per l’autonomia potessimo trattenere in Lombardia il residuo fiscale anche per solo 1 anno, avremmo le risorse per sistemare tutte le linee ferroviarie regionali e mettere delle Ferrari al posto dei treni”. Questa la replica dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita’, Alessandro Sorte, alla lettera dei pendolari sui disservizi di Trenord. Sorte afferma poi che
“negli ultimi 10 anni la Regione ha investito 1,31 miliardi di euro per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, mentre le Ferrovie dello Stato, nonostante partecipino con la stessa quota della Regione a Trenord, solo 170 milioni di euro”. “Quindi – sottolinea – ci aspettiamo investimenti molto
maggiori anche da parte dello Stato”. “In questo quadro – conclude – e’ importante che anche i Comitati dei pendolari sensibilizzino gli utenti che rappresentano circa l’importanza del referendum del 22 ottobre perche’ questa e’ la strada per iniziare a fare subito nuovi investimenti fronteggiando i tagli dello Stato che sono sempre piu’ feroci”. Si schiera con i pendolari il Pd: “La Regione deve fare investimenti, non raccontare favole” dice il segretario regionale Alessandro Alfieri. “I comitati dei pendolari – aggiunge – fanno bene a ricordare i disagi quotidiani e la Regione dovrebbe dare loro risposte serie, fatte di impegni per investimenti rilevanti e di un piano di acquisto di 150 nuovi treni, che è quello che faremmo noi per migliorare la qualità del servizio per i lombardi. Gli investimenti si possono fare da subito e non c’è bisogno di aspettare il referendum che Maroni e i suoi stanno trasformando in una farsa. Tra un po’ ci diranno che se vince il Sì faranno i binari d’oro e sui treni serviranno champagne”.