“Mai piu’ il Lungolago di Como nascosto alla vista dei cittadini e dei turisti che qui arrivano da tutto il mondo per godere della sua straordinaria bellezza”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, lasciando il palazzo del Comune del capoluogo lariano, dove questo pomeriggio, insieme all’assessore Viviana Beccalossi e al sottosegretario Alessandro Fermi, ha simbolicamente riconsegnato il Lungolago al neo eletto primo cittadino, Mario Landriscina, dopo i lavori effettuati da Infrastrutture Lombarde.
“Oggi – ha raccontato ai cronisti il governatore – abbiamo rinsaldato i rapporti con il Comune di Como, insieme al sindaco abbiamo fatto il punto della situazione sulle paratie, sulle vasche e sul Lungolago. La visita di oggi e’
stata anche l’occasione per parlare di alcune situazioni ancora da definire, a partire dall’ex biglietteria sulla quale sara’ l’amministrazione comunale a decidere cosa fare, e diverse altre cose di comune interesse”.
Con il Comune di Como, ha sottolineato Maroni, “c’e’ un asse istituzionale. Io sono il governatore e Landriscina e’ il sindaco. Questo viene prima delle appartenenze politiche, mi comporto allo stesso modo con tutti i primi
cittadini. Qui c’e’ anche un rapporto personale oltre a quello istituzionale, il che non guasta, perche’ rende le cose piu’ facili”.
Conversando con i cronisti su quando si potra’ mettere la parola fine alla questione Paratie, il presidente lombardo ha sottolineato che “la Regione ha risolto molti problemi, ora c’e’ la seconda fase, sulla quale interferisce in qualche modo la vicenda penale in corso e le decisioni da prendere sul progetto. Noi siamo pronti e discuteremo con il sindaco nelle prossime settimane come procedere. Di certo – ha assicurato – quando partiranno i lavori
della seconda vasca, il cantiere non compromettera’ la fruibilita’ del Lungolago che abbiamo appena sistemato”.