Si riaccende la polemica politica a pochi giorni dal corteo del Milano Pride di sabato prossimo, dalla stazione Centrale a Porta Venezia, organizzato dalle associazioni per i diritti gay. Nel mirino Regione Lombardia che quest’anno, a differenza del Comune di Milano, ha negato il patrocinio. “Cadono le braccia – afferma Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo Sviluppo Economico e primo esponente del Governo italiano che si è unito civilmente con il suo compagno – Milano è la capitale dell’inclusione in Italia e chi dice il contrario nega la realtà e prende una posizione che è destinata a sicura sconfitta”. Dal Pirellone replica l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, guidato da Raffaele Cattaneo: “La decisione di non concedere il patrocinio non ha alcun contenuto omofobo. L’Ufficio ha legittimamente scelto di non indicare questa manifestazione come evento emblematico tale da ricevere il patrocinio”. Altri consiglieri si sono poi schierati da una parte o dall’altra. Intanto crescono le adesioni dei grandi marchi internazionali alla manifestazione di sabato. Tra questi Microsoft che parla di “diversità come valore fondamentale della nostra cultura aziendale”.
Sabato sarò a sfilare come tutti gli anni e sarà una grande festa, laica e a favore dei pari diritti. e chi è contro se ne farà una ragione… o magari imparerà ad accettare che la felicità altrui non significa l’infelicità di nessuno, solo più gioia nella società