Mele, produzione dimezzata in Valtellina

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La pazza primavera ha fatto strage di mele in Valtellina, danneggiando almeno il 50% della produzione, con punte del 100% a seconda delle zone. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia sulle conseguenze delle temperature sotto zero che alla fine di aprile hanno colpito una striscia di territorio lunga 60 chilometri con danni per circa 6 milioni di euro come confermato dagli stessi servizi tecnici della Provincia di Sondrio. Nonostante la ripresa del caldo – spiega la Coldiretti Lombardia – per molti frutteti non c’è stato nulla da fare. Era da 60 anni che non si verificava una situazione del genere. “Già adesso possiamo prevedere la perdita di almeno la metà del raccolto  – spiega Marco Moltoni, 39 anni che insieme al padre coltiva due frutteti tra i comuni di Ponte In Valtellina e Tresivio per una produzione media di 12mila quintali all’anno di varietà Golden, Stark, Fuji e Gala – le mele rimaste sugli alberi portano ancora i segni del passaggio del gelo, mentre altre le abbiamo perse nelle scorse settimane perché troppo indebolite”. La Lombardia, con un patrimonio di circa due milioni e mezzo di piante, dovrebbe raccogliere – stima la Coldiretti regionale – quasi 600mila quintali, di cui oltre 400mila di solito sono in Valtellina che conta oltre mille ettari a meleti, pari ai due terzi di tutti quelli presenti in Lombardia. La “vendemmia” inizia con le Gala e poi si continua con le altre varietà, come le Golden, le Red Delicious, le Pink Lady, le Modì e le Fuji. Ma quest’anno molte cassette resteranno vuote. “Chi fa il nostro mestiere – aggiunge Moltoni – sa che purtroppo può andare incontro ad annate più o meno buone: ad esempio nel 2012 abbiamo dovuto fronteggiare le conseguenze della grandine e l’anno dopo quelle ci siamo battuti contro la ticchiolatura, una malattia causata dalla troppa pioggia. Ma le gelate di aprile sono state un’amara sorpresa”. Le temperature fino a 5 gradi sotto zero per tre notti consecutive tra il 19 e il 21 aprile – spiega la Coldiretti Lombardia – hanno creato attorno alle mele una specie di “cappio di ruggine” che le ha rovinate. Daniele Franchetti, proprietario dell’azienda agricola di Ponte In Valtellina che porta il suo nome, conferma le ferite ai frutteti: “In annate senza particolari problemi produciamo circa 4.500 quintali di mele di varietà Gala, Golden, Stark, Fuji, Renette e Pinova, ma quest’anno prevediamo almeno un 50% di perdite. Speriamo che dalla Regione arrivino delle risorse altrimenti non so proprio come faremo”. La mappa della “falce di ghiaccio” indica che le zone più colpite si trovano in particolare, ma non solo, nei comuni di Ponte in Valtellina, Poggiridenti, Tresivio, Chiuro, Piateda, Sernio, Tirano, nel comprensorio di Bianzone e Villa di Tirano, Tovo e Mazzo. “I nostri funzionari – spiega Alberto Marsetti, Presidente della Coldiretti di Sondrio – sono in contatto continuo con le aziende. E purtroppo emerge che i danni non hanno riguardato solo i meleti, ma le colture di mirtilli e piccoli frutti e diversi vigneti per i quali ci sono forti timori anche per le prossime stagioni produttive. In questi giorni stiamo verificando la situazione in vista delle prime raccolte di mele che partiranno ad agosto. Sappiamo che la Provincia ha mandato una relazione dettagliata alla Regione. Aspettiamo di capire se ci sono spari per un intervento straordinario di sostegno”.

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