Non era un meteorite quello che ieri sera ha solcato i cieli del Nord Italia ma un bolide, una meteora più luminosa del normale. Lo afferma l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. L’esperto ha spiegato che “si può parlare di meteorite solo quando si trova un frammento a terra ma in questo caso non è stato trovato niente. I bolidi invece per quanto spattacolari sono ordinari e ben noti e sono causati dall’impatto con l’atmosfera di un frammento di polvere interplanetaria”. “Le dimensioni dei frammenti che danno origine ai bolidi – precisa Masi – sono simili a quelle di un sassolino, mentre le meteore sono causate da frammenti grandi quanto un granello di sabbia”. “Il boato che ha accompagnato il passaggio del bolide non deve sorprendere – conclude l’astrofisico – perché è causato dall’onda d’urto generata in atmosfera dal frammento”.